Italia maglia nera della zona Ocse. La crescita rallenta ancora e il Pil è destinato a calare. I dati diffusi oggi dall’organizzazione che raccoglie le maggiori economie di mercato dei sistemi democratici hanno evidenziato come il prodotto interno lordo nel quarto trimestre del 2011 ha frenato a +0,2%, in calo dal +0,6% del trimestre precedente. Molto al di sotto della media c’è il Pil italiano, che si è contratto dei -0,7% dopo il -0,2% registrato nei precedenti tre mesi dell’anno. È il peggior risultato tra i Paesi dell’area di riferimento.
Gli altri Paesi dell’area. Dati negativi anche per la Germania, dove il Pil si è contratto dello 0,2% rispetto al +0,6% dei tre mesi precedenti e non fa eccezione la Francia che rallenta a +0,2% rispetto al +0,3% del terzo trimestre. Nel Regno Unito il Pil registra un -0,3% rispetto al +0,6% del periodo. Il Pil degli Stati Uniti invece accelera e cresce dello 0,7% rispetto al +0,5% di inizio anno. Cattive notizie anche per il prodotto interno lordo giapponese, che passa da +1,7% a -0,2%.
Una crisi che riguarda tutti. L’Ocse sottolinea che a livello globale tutti le principali componenti della domanda finale hanno contribuito al rallentamento, tranne la variazione delle scorte, che non ha subito variazioni dopo un calo dello 0,2% nel terzo trimestre. Frenano anche i consumi privati, gli investimenti e le esportazioni. Mentre si è contratta la spesa pubblica, che ha causato un’abbassamento della crescita del Pil della 0,1%.