I dati italiani parlano chiaro secondo l’Ocse. Dopo che il Pil del terzo trimestre 2011 è calato del 2,6%, il pronostico dell’istituto parigino parla di un meno 1,6% per i primi tre mesi 2012 e un meno 0,1% per il secondo trimestre.
E’ questo l’Economic Outlook dell’Ocse sull’Italia che non sembra lasciare scampo, i primi sei mesi del 2012 faranno rima con recessione, come tra l’altro ha sottolineato oggi anche il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. Le cause secondo l’organizzazione internazionale vanno viste nella debolezza sulla produzione industriale e la bassa fiducia delle famiglie. Questi dati, sebbene in lenta ripresa, sono i più deboli dei paesi facenti parte del G7, sui quali si è concentrata l’analisi dell’Ocse.
In generale la ripresa dei Paesi del G7 dovrebbe consolidarsi intorno al mese di settembre, ma per i primi tre mesi si prevede una forte contrazione, in un contesto che l’Ocse definisce “fragile”.
Tutt’altra previsione quella per gli Stati Uniti che dovrebbero crescere con tassi intorno al 3% su base annua.