L’Ocse ha abbassato le stime di crescita sul Pil Italiano per il 2018. Secondo le previsioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nell’anno in corso il Prodotto interno italiano crescerà del 1,2% a fronte del 1,4% stimato a fine maggio. Confermate invece le previsioni per il 2019, quando secondo l’Ocse il nostro Paese crescerà del +1,1%.
Si tratta del ritmo di espansione più lento del G7 e il penultimo nel G20, dove la maglia nera la indossa l’Argentina la cui economia si contrarrà dell’1,9% nel 2019 per salire dello 0,1% nel 2019%.
Questi i dati contenuti nell’Interim Economic Outlook, che fornisce un aggiornamento del quadro economico dei maggiori Paesi. Rispetto ai due rapporti semestrali, gli economisti dell’Ocse rilevano che in Italia “è probabile un rallentamento della crescita. L’incertezza sulle scelte della politica, l’aumento dei tassi d’interesse e la minore creazione di posti di lavoro stanno frenando i consumi delle famiglie’.
La prestazione dell’Italia poi, essendo la terza economia dell’Eurozona, potrebbe avere un peso anche sul futuro della Ue e sulla Zona Euro. “Persistono – si legge nel rapporto – le preoccupazioni sulla stabilità finanziaria e fiscale dell’Europa per effetto delle incertezze sulle scelte politiche, incluse quelle dell’Italia e sui futuri accordi tra il Regno Unito e il resto della Ue”. Nello studio gli economisti dell’Ocse spiegano anche che “il recente aumento dello spread sui titoli governativi italiani e il calo delle quotazioni di Borsa delle banche italiane ad esso collegato forniscono una dimostrazione della velocità con cui possono riemergere le fragilità dell’area euro”.
Da sottolineare che le previsioni dell’Ocse corrispondono a quelle precedentemente rese note dal Fondo Monetario Internazionale e dall’agenzia di rating Moody’s. Più ottimista la Commissione Ue che prevede invece un +1,3% nel 2018 e +1,1% nel 2019. Il Tesoro nel Def dello scorso aprile puntava a +1,5% e +1,4%. Nel 2017 il Pil italiano è aumentato dell’1,6%.