Ad agosto l’attività manifatturiera in Italia ha continuato a crescere per il settimo mese consecutivo ma al ritmo più lento da aprile, confermando una ripresa debole dopo tre anni di recessione.
Il Purchasing Managers Index (PMI), l’indice a cura di Markit/ADACI, è sceso a 53,8 il mese scorso dal 55,3 di luglio, sotto le stime di mercato ma sopra il livello di 50 che separa la crescita dalla contrazione. Il governo si aspetta che l’economia cresca dello 0,7% quest’anno dopo aver registrato un andamento negativo nei tre anni precedenti.
I dati dell’Eurozona sono contrastati. Il settore manifatturiero si espande ad agosto e l’indice Pmi Markit viene indicato a 52,3 lievemente al di sotto della stima flash e delle previsioni degli analisti (52,4). In Germania l’indice segna 53,3, leggermente al di sopra delle stime (53,2), ed è al massimo da sedici mesi. Male il dato francese con una contrazione dell’attività segnalata dal 48,3 di agosto (sotto il consenso di 48,6). Per Parigi è un minimo da quattro mesi. Rallenta la Spagna con 53,2 (minimo da dieci mesi). I dati di agosto segnalano che le crescite registrate in Germania, Italia, Spagna, Olanda, Austria e Irlanda, controbilanciate dalle contrazioni in Francia e Grecia, hanno permesso la nuova espansione del settore manifatturiero. La media sinora registrata per il terzo trimestre di 52,4 è comunque leggermente al di sopra di quella del secondo trimestre (52,3). I manifatturieri dell’eurozona hanno riportato un’ulteriore e forte espansione della produzione e dei nuovi ordini, con tassi di crescita migliorati rispettivamente ai tassi più veloci da maggio 2014 e aprile 2014. Migliora la domanda sia nazionale che estera (incluso il commercio intra eurozona) come anche evidenziato da un forte e più veloce aumento dell’export.