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Italia- Iran: acciaio, gas, tecnologia. Firmate 14 nuove intese

Nella seconda giornata della missione guidata da Matteo Renzi a Teheran, sono stati firmati accordi per importi variabili da 20 milioni fino a 5 miliardi di dollari e coinvolgono imprese come Italtel, gruppo Marcegaglia e Belleli – Il sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto: “L’obiettivo è aumentare di 1,5 miliardi l’interscambio tra i due Paesi entro il 2020”.

Italia- Iran: acciaio, gas, tecnologia. Firmate 14 nuove intese

Sono ben quattordici le intese bilaterali firmate tra imprese italiane ed iraniane nel corso del Business Forum tra i due Paesi a Teheran. A dirlo è una nota diffusa dal Ministero dello Sviluppo economico, il cui sottosegretario Ivan Scalfarotto ha presenziato, come membro della delegazione guidata da Matteo Renzi, alla firma dei diversi Memorandum of Understanding.

Gli accordi riguardano diversi settori e prevedono importi variabili da 20 milioni fino a 5 miliardi di dollari. Nel settore Oil&Gas, si segnala il MoU firmato dall’Animp con l’iraniana Apec. Nel campo delle tecnologie produttive dell’acciaio c’è, invece, il contratto firmato dalla Danieli Officine Meccaniche con Bisco Butia Iranian Steel, per realizzare un impianto integrato del valore di 350 milioni di euro.

L’italiana Fata e l’iraniana Bisco Butia hanno siglato un contratto da 237 milioni di euro nei servizi per l’impiantistica energetica, mentre Dimensione SpA fornirà 30 unità ospedaliere mobili per 50 milioni di euro al Ministero della Salute iraniano.

L’ad di Italtel Stefano Pileri ha siglato un intesa con TCI, che riguarda invece la modernizzazione della rete di telecomunicazioni in Iran, un’intesa che rappresenta, secondo Pileri, “un passo in avanti di grande importanza nella cooperazione tra Italia ed Iran. Le telecomunicazioni e l’Information&Communication Technology rappresentano un potente acceleratore per lo sviluppo di molteplici settori e dell’economia in senso più ampio”

In campo tecnologico si segnala anche il MoU siglato da ITWAY e dall’iraniana Patsa Holding, mentre il gruppo Marcegaglia ha firmato un’intesa per il rafforzamento della collaborazione con MSC-Mobarakeh Steel (per un valore di 450 milioni di euro). Saipem ha invece chiuso un Memorandum con Razavi per un progetto di sviluppo nel settore del gas del valore di 500 milioni di euro.

Vale 20 milioni di euro un altro MoU tra Vitali e Kerman International Airport per l’ammodernamento della pista dell’aeroporto di Tabriz
Il gruppo IMQ e Fahame Engeneering si sono impegnati a realizzare interventi formativi su requisiti e standard qualitativi UE per le certificazioni di prodotto (nel settore automotive). Sistema Moda Italia ha concluso un MoU per la collaborazione industriale e commerciale con la Tehran Garment Union.

Un accordo per lo sviluppo di nuove smart cities in 6 località iraniane è stato concluso poi da European Engeneering  con due enti iraniani del settore dell’edilizia civile. Tenova ha chiuso con Mandir un contratto da 1 miliardo di euro per impianti industriali dedicati alla produzione di pelleting per l’industria dell’acciaio. Infine l’accordo quadro generale firmato da Belleli con Jahanpars per i settori energia e infrastrutture vale 5 miliardi di dollari.

Soddisfatto dei risultati della missione il Sottosegretario Scalfarotto: “Il sistema Italia nel suo complesso sta investendo nei rapporti con l’Iran come partner economico strategico”.

“L’Italia – ha ricordato Scalfarotto – è stata fino a pochi anni fa il  primo partner commerciale dell’Iran, con un interscambio che nel 2011 superava i 7 miliardi. Uno studio commissionato dal Ministero dello Sviluppo Economico ci dice che nel 2020 sarà possibile un recupero della quota italiana al livello medio precedente alle sanzioni, con un incremento di 1,5 miliardi di euro”. 

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