Ad aprile la manifattura italiana è cresciuta al ritmo più rapido dell’ultimo anno. L’indice Pmi di settore elaborato da Markit/Adaci è salito a 53,8 punti, dai 53,3 di marzo, mettendo a segno il secondo miglior risultato degli ultimi quattro anni e toccando il livello massimo da aprile 2014, ben sopra la soglia dei 50 punti, che marca il confine fra crescita e contrazione.
La componente relativa ai nuovi ordini è aumentata per il quarto mese consecutivo portandosi a 54,8 da 54,5 del mese precedente. Markit sottolinea che alcuni partecipanti al sondaggio hanno attribuito la forza degli ordini export alle fluttuazioni favorevoli dei tassi di cambio. La debolezza dell’euro legata al Qe della Bce è uno dei fattori a sostegno delle prospettive di ritorno a una modesta crescita per l’economia italiana nel 2015 dopo tre anni di recessione e stagnazione.
EUROZONA IN CALO
L’indice finale Markit Pmi sul settore manifatturiero dell’Eurozona si è attestato ad aprile a 52 punti, superando la stima flash di 51,9 ma rimanendo inferiore al dato di marzo, pari a 52,2 punti.
GERMANIA: LA CRESCITA RALLENTA
La crescita del settore manifatturiero tedesco ha perso slancio ad aprile. La lettura finale dell’indice Pmi di Markit è scivolata a 52,1 rispetto al massimo di 11 mesi visto a marzo (52,8), ma battendo la stima flash di 51,9. “Il settore manifatturiero tedesco ha scalato una marcia ad aprile”, spiega l’economista di Markit, Oliver Kolodseike.
Si tratta comunque delle seconda miglior lettura in nove mesi e Kolodseike ha spiegato che mette in luce una “modesta espansione nel settore”. Continuano a fluire nuovi ordini, anche se a un ritmo più lento rispetto a marzo, mentre l’espansione della produzione ha rallentato, anche se i datori di lavoro hanno aumentato le assunzioni di nuovo personale.
FRANCIA: LA CONTRAZIONE COMPIE UN ANNO
L’attività manifatturiera francese si è contratta per il dodicesimo mese di fila ad aprile, peraltro a un ritmo più sostenuto rispetto al mese precedente. L’indice Pmi di Markit è sceso a 48 punti dai 48,8 di marzo. Jack Kennedy, senior economist di Markit, spiega che “i livelli di produzione si sono ridotti a un ritmo più rapido in un contesto che vede un calo più marcato dei nuovi ordini”. Il sottoindice dei nuovi ordini, infatti, è sceso da 47,8 a 46,0. Il dato sui nuovi ordini relativi alle esportazioni è sceso invece da 48,5 a 47,6.
SPAGNA SALVATA DALL’EXPORT
Le esportazioni in crescita hanno sostenuto il settore manifatturiero spagnolo nel mese di aprile. L’indice Pmi relativo alla manifattura, elaborato da Markit, è sceso leggermente, passando dai 54,3 punti di marzo ai 54,2 di aprile. Si tratta comunque del diciassettesimo mese consecutivo in zona d’espansione.
CINA: CALO PIU’ GRAVE IN UN ANNO
In Cina, l’indice Hsbc pmi manifatturiero relativo al mese di aprile si è attestato a 48,9 punti, dai 49,6 di marzo, segnando il calo più forte nell’ultimo anno.
GIAPPONE: INDICE IN CONTRAZIONE PER LA PRIMA VOLTA IN NOVE MESI
Sempre ad aprile, l’indice Pmi manifatturiero del Giappone è scivolato per la prima volta in nove mesi sotto la soglia dei 50 punti. La lettura finale di Markit/Jmma è di 49,9 punti, superiore ai 47,7 punti di quella preliminare ma in netto calo rispetto ai 50,3 punti segnati in marzo (51,6 e 52,2 rispettivamente in febbraio e gennaio). Gli analisti, in media, avevano previsto un calo più grave, a 49,8 punti.
USA: LA MANIFATTURA CRESCE MA DELUDE
Quanto agli Stati Uniti, venerdì scorso Markit ha reso noto che nel mese di aprile l’Indice Pmi Manifatturiero si è attestato a 54,2 punti, in calo dai 55,7 punti del mese precedente. Il dato è risultato anche inferiore alla stima flash, pari a 54,2 punti.
CLASSIFICA DEI PMI MANIFATTURIERI EUROPEI AD APRILE
Irlanda: 55,8 minimo su 3 mesi
Spagna: 54,2 minimo su 2 mesi
Paesi Bassi: 54,0 massimo su 3 mesi
Italia: 53,8 massimo su 12 mesi
Germania: 52,1 (flash 51,9) minimo su 2 mesi
Austria: 50,1 massimo su 8 mesi
Francia: 48,0 (flash 48,4) minimo su 2 mesi
Grecia: 46,5 minimo su 22 mesi