L’economia italiana deve puntare alla crescita. Il quadro che emerge dagli ultimi dati di Banca d’Italia conferma le preoccupazioni che spingono il governo a fare riforme su riforme. Il Pil è in netta diminuzione (-2,6% nel IV trimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), così come la produzione industriale e la tendenza degli ordini. Da inizio anno è in lieve miglioramento la bilancia dei pagamenti (-8 miliardi di euro a gennaio 2012, contro i -8,7 dello stesso meso del 2011). Per quanto riguarda l‘indebitamento delle amministrazioni pubbliche, le proiezioni del governo sono fiduciose e ne prevedono un calo, ma la tendenza di tutto il 2011 è stata a rialzo.
Dal punto di vista finanziario a novembre 2011 c’è stata una svolta in positivo: i rendimenti di tutti i titoli di stato (meno quelli a tasso variabile che iniziano a diminuire da dicembre) hanno iniziato una netta discesa. Di conseguenza anche lo spread con i Bund decennali tedeschi si è allontanato (anche se con qualche ripensamento a inizio anno) dalla temuta soglia dei 500 punti.
Anche Piazza Affari ha tirato un respiro di sollievo dal cambio di governo. Da novembre 2011 il corso azionario ha iniziato una tendenza a rialzo.
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Allegati: iteconom_59_Bankitalia.pdf