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Italia-Francia: tra Meloni e Macron finalmente disgelo. Ucraina, migranti e sostegno a imprese al centro della telefonata

FIRSTonline

Tra Italia e Francia e tra la premier italiana Giorgia Meloni e il Presidente francese Emmanuel Macron è finalmente disgelo. Ci sono volute settimane ma la Meloni, verosimilmente consigliata dal Presidente Sergio Mattarella, sembra aver finalmente capito che il sovranismo può anche far vincere le elezioni ma non porta da nessuna parte e che l’Italia da sola conta meno del due di picche. Ecco perchè l’asse tra Italia e Francia è essenziale: per i due Paesi e per l’Europa. Palazzo Chigi ha fatto sapere che tra i due Presidenti c’è stata ieri una “cordiale conversazione telefonica, nel corso della quale sono stati affrontati i principali temi al centro dell’agenda europea ed internazionale”.

ITALIA-FRANCIA: SOSTEGNO ALL’UCRAINA, DIFESA DELLA COMPETIVITA’ EUROPEA E CONTRASTO DELL?IMMIGRAZIONE ILLEGALE

Tre i temi “largamente condivisi” della “cordiale telefonata” su cui Meloni e Macron “hanno concordato di continuare a confrontarsi” e cioè: 1) “il pieno sostegno all’Ucraina“, il che vuol dire garantire la fornitura di nuove armi a Kiev che permettano all’Ucraina di respingere la cruenta offensiva russa e di non presentarsi da perdenti al tavolo della pace quando verrà il momento delle trattative; 2) “l’urgenza di individuare a livello europeo soluzioni efficaci per sostenere la competitività delle imprese europee” di fronte al massiccio piano di aiuti statali di Biden per le imprese americane : insomma “Made in Europe” come dice il recente documento Macron che sembra aver convinto la von der Leyen a muoversi; 3) il “contrasto all’immigrazione illegale” attraverso un effettivo controllo delle frontiere sterne dell’Unione europea.

ITALIA-FRANCIA: IL RUOLO DEL QUIRINALE E DELL’AMBASCIATORE MASSET

Se non siamo alla riscoperta del Trattato del Quirinale, su cui molto si erano impegnati Mattarella e Macron e che inizialmente la Meloni aveva snobbato, non molto ci manca ed è in gran bene che tra Italia e Francia torni il sereno, su cui molto hanno lavorato le diplomazie e in particolare il dinamico ambasciatore francese a Roma, Christian Masset. E’ la crescente integrazione tra le due economie a spingere verso la cooperazione. Non a caso a fine dicembre l’Ambasciata di Francia in Italia, insieme al Ministero dell’economia francese, ha diffuso un dettagliatissimo rapporto sulle relazioni economiche tra i due Paesi che, fotografando lo stato dell’arte dal quale risulta che la Francia è il terzo fornitore dell’Italia che a sua volta è il terzo dell’Italia, in realtà aveva un’evidente valenza politica e puntava alla piena ripresa dei rapporti politici tra Palazzo Chigi e l’Eliseo. Quel documento, anticipato da FIRSTonline con il titolo “Italia-Francia, rapporti politici freddi tra Meloni e Macron ma affari a gonfie vele” rivelava come i flussi commerciali e gli investimenti incrociati fossero “in costante aumento” e contribuissero a fare del Pil di Italia e Francia un terzo del Pil dell’intera Ue e come la realtà economica stessa spingesse verso il superamento dell distonie politiche. I campi della collaborazione economica bilaterale – dall’industria ai servizi – sono ampi ma è il turismo che può dare una spinta ulteriore alla cooperazione: un recente sondaggio ha messo in evidenza che come i francesi indichino sempre più l’Italia come la meta preferita delle loro vacanze. Ma, oltre al turismo, sono l’energia, la difesa e la sicurezza i campi in cui la collaborazione può e deve crescere con l’occhio agli interessi nazionali dei due Paesi ma anche all’opportunità di orientare la rotta dell’Europa.

Dopo la cattura del capo mafioso Matteo Messina Denaro, che ha favorevolmente colpito le cancellerie e le opinioni pubbliche europee, la ritrovata armonia tra Italia e Francia è, dunque, un’altra buona notizia che dà fiducia al nostro Paese, con buona pace dei sovranisti ma con grande sollievo del Quirinale e degli italiani.

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  • Sì, si tratta del "refresh" impostato per il sito, che è di 300 secondi. Serve per essere sempre sicuri che i lettori leggano la pagina più aggiornata possibile. E' presente in tutti i siti (in genere, cliccando con il tasto destro su una qualunque pagina di un sito e selezionando "visualizza sorgente pagina" si può vedere a quanto è impostato questo tempo di refresh). Purtroppo ha anche l'effetto indesiderabile di non permettere il salvataggio di tutto il testo che non si riesce a scrivere in meno di 300 secondi. Anche per scrivere questo commento sono "in balia" del refresh. Una soluzione potrebbe essere quella di scrivere i commenti off-line, sul proprio pc e poi fare copia e incolla. Oppure quella di selezionare tutto il testo (CTRL+A), quindi salvarlo in memoria (CTRL+C) mentre si scrive, per poi incollarlo nuovamente (CTRL+V) se si è vittima del refresh, ultimando quindi la scrittura.

  • Non capisco...dopo pochi secondi dall'inizio stesura di un commento il sito me lo annulla. C'è qualche motivo tecnico?