Finalmente Italia! Gli azzurri si scrollano di dosso la negatività e conquistano una vittoria pesantissima nello scontro diretto con l’Ucraina, quasi decisivo ai fini della qualificazione ai prossimi Europei. Un risultato negativo, infatti, avrebbe messo l’Italia in una posizione complicatissima, mentre così, considerando la gara in meno rispetto ai gialloblù, la situazione è decisamente più rosea. Ora la squadra di Spalletti ha il destino nelle proprie mani e può tirare un sospiro di sollievo, anche se la strada verso la Germania è ancora lunga e ricca di ostacoli: il successo, però, la riporta in rampa di lancio per la qualificazione diretta, il che è quanto di meglio potesse arrivare, a prescindere dalla qualità del gioco e delle prestazioni individuali.
Italia – Ucraina 2-1, super Frattesi trascina gli azzurri al secondo posto
La partita, come spesso accade in scenari del genere, non è stata risolta da uno dei giocatori più in vista, bensì da una “riserva” come Frattesi, schierato dall’inizio solo per l’infortunio di Tonali. Il centrocampista dell’Inter ha risposto presente, regalando addirittura una doppietta che lo rilancia anche nelle gerarchie di Inzaghi, sin qui piuttosto penalizzante nei suoi confronti, viste le tre panchine consecutive in virtù di Mkhitaryan. L’ex Sassuolo non poteva scegliere una notte migliore per alzare la voce, sia per quanto concerne il discorso qualificazione (la vittoria, come detto in precedenza, era pressoché obbligata) che per il discorso Inter, alla luce di un derby che indurrà Inzaghi a qualche riflessione in più del previsto. Ridurre il successo azzurro al solo Frattesi sarebbe però superficiale, vista la buona prova generale offerta dalla squadra: alla fine conta soprattutto il risultato, questo è evidente, ma Spalletti può archiviare il primo segmento d’Italia con diverse risposte positive, da Zaniolo (decisamente meglio che a Skopje) a Zaccagni, passando per il sempre affidabile Bastoni e il fedelissimo Di Lorenzo. La doppietta di Frattesi (12’ e 29’) aveva messo in discesa il match, poi però un errore di Dimarco ha propiziato il gol di Yarmolenko (41’), riaprendo così ogni discorso. Nella ripresa l’Italia ha avuto diverse occasioni per tornare a distanza di sicurezza, ma non è riuscita più a segnare, un po’ per sfortuna (traversa di Locatelli), un po’ per la solita imprecisione sotto porta. L’Ucraina è rimasta così in partita, senza però riuscire a pungere Donnarumma: i 50 mila di San Siro, dopo un finale in apnea, hanno potuto dunque tirare un sospiro di sollievo, festeggiando una vittoria importantissima in chiave Europei, la prima dell’era Spalletti.
Spalletti esulta: “Sono contento, ora possiamo lavorare tranquilli”
“Dobbiamo essere contenti, anche se avremmo dovuto avere più qualità e fare sia il terzo che il quarto gol – ha sottolineato il Ct in conferenza stampa -. Ora posso lavorare più sereno, sono stati venti giorni di pressione totale. Bisogna essere soddisfatti perché non è possibile stare sempre laggiù e non ricevere neanche un cross. Abbiamo preso due occasioni nel primo tempo e due ripartenze nel secondo tempo, sennò si fa i pignoli e non va più bene perché la squadra ha giocato una buona gara. Ora potremo lavorare meglio? Sicuramente sì, perché sono stati una ventina di giorni di pressione totale nella testa, c’erano tante cose da capire nonostante abbia avuto dei collaboratori splendidi della Federazione, che mi hanno dato una mano in tutto”.
San Siro fischia Donnarumma, Enzo Raiola lo difende: “Su di lui solo cazzate, ma ha le spalle larghe”
La nota negativa della serata riguarda Donnarumma, non per la prestazione, quanto per l’accoglienza di San Siro. Che una parte del pubblico (specialmente quella milanista) potesse fischiare Gigio era prevedibile, ma forse erano in pochi ad aspettarsi un “plebiscito” del genere, a dimostrazione che il portiere azzurro gode davvero di poca simpatia. “I fischi? Capirei quelli con il Psg, non con la Nazionale – ha tuonato Enzo Raiola, fratello del compianto Mino -. Per fortuna lui ha le spalle larghe, ma altri giovani purtroppo non hanno la sua forza. Parliamo di un ragazzo che è arrivato al Milan e ha preso il posto a un signor portiere come Diego Lopez, a Parigi ha preso il posto di Navas e in Italia è il titolare assoluto dai tempi di Buffon. DI che cosa parliamo? Donnarumma è il miglior portiere della Nazionale, teniamocelo stretto. Quando ho letto che Luis Enrique non era contento di lui mi sono sentito confuso: ma come? Ho sentito il direttore sportivo e andava tutto bene, quindi la gente spara solo cazzate”.