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Italgas, via libera dell’Antitrust all’acquisizione di 2i Rete Gas, ma con condizioni

Sì all’acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas, ma con precise condizioni per tutelare la concorrenza. Prevista la cessione di 600mila utenze e l’adozione di facilitazioni per altri operatori nelle future gare d’ambito. Closing entro primo trimestre 2025

Italgas, via libera dell’Antitrust all’acquisizione di 2i Rete Gas, ma con condizioni

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha autorizzato con condizioni l’acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas. L’operazione, che interessa i due maggiori distributori di gas naturale in Italia, aveva sollevato preoccupazioni per possibili criticità concorrenziali nelle future gare d’ambito per l’assegnazione delle concessioni del servizio di distribuzione del gas in 65 ambiti territoriali italiani (Atem). Dopo un’approfondita istruttoria, l’Antitrust ha stabilito che Italgas dovrà rispettare una serie di misure per garantire la concorrenza nel settore.

Le condizioni imposte dall’Antitrust

Per mitigare i rischi di concentrazione e favorire una competizione leale, Italgas sarà tenuta a dismettere una quota delle attività acquisite. In particolare, la società dovrà cedere almeno il 20% dei punti di riconsegna (PDR) gestiti in 31 Atem e la totalità della quota acquisita in altri 4 Atem. Il processo di dismissione dovrà avvenire entro ottobre 2025 e sarà supervisionato da un monitoring trustee approvato dall’Autorità.

Oltre alle cessioni, Italgas dovrà adottare misure comportamentali per incentivare la partecipazione di altri operatori alle gare d’ambito. Le misure comprendono facilitazioni finanziarie, contrattuali, tecniche e informative, volte a garantire un’effettiva concorrenza.

Un’operazione da 5,3 miliardi di euro

L’acquisizione di 2i Rete Gas rappresenta un’operazione dal valore complessivo di 5,3 miliardi di euro. Per rispettare le condizioni imposte dall’Agcm, il gruppo dovrà cedere circa 600 mila utenze, con un valore stimato di 600 milioni di euro. Secondo indiscrezioni, tra i possibili acquirenti delle attività dismesse figurano Ascopiave, che sta già lavorando con i consulenti di Intesa Sanpaolo – Imi Cib per definire i dettagli finanziari dell’operazione, oltre ad Acea e Hera, due importanti multiutility italiane.

Quando avverrà il closing

Con il via libera dell’Antitrust e le autorizzazioni Golden Power e Foreign Subsidies Regulation già ottenute, Italgas prevede di finalizzare il closing dell’operazione entro la fine del primo trimestre del 2025. Successivamente, la società avvierà il processo di integrazione di 2i Rete Gas, con l’obiettivo di realizzare le prime sinergie e di attuare il piano di investimenti da 15,6 miliardi di euro previsto per il periodo 2024-2030.

L’integrazione riguarderà sia l’organizzazione societaria sia l’implementazione di nuove tecnologie, con un focus sulla digitalizzazione della rete e l’uso dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è rafforzare la posizione di Italgas come leader europeo nella distribuzione del gas naturale, garantendo al contempo un mercato competitivo e aperto a nuovi operatori.

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