Dopo vent’anni Italgas torna all’estero. La società di distribuzione del gas ha firmato il contratto d’acquisto della rete del metano ellenica, da tempo nel mirino di Italgas. Per un corrispettivo di 733 milioni di euro, la società che ha come primo azionista la Cassa Depositi Prestiti (con una quota azionaria del 26%) rileva il controllo di Depa che controlla i tre principali distributori del Paese, che gestiscono complessivamente 6.900 chilometri di rete e 509mila punti di riconsegna attivi. L’operazione sarà finanziata interamente da Italgas ricorrendo a linee di finanziamento committed.
L’accordo è stato firmato a seguito della conclusione della gara per la privatizzazione della società e all’individuazione di Italgas quale miglior offerente dell’operazione, lo scorso 9 settembre da parte dei due venditori che detengono la società greca: Hellenic Republic Asset Development Fund ed Hellenic Petroleum.
Il perfezionamento dell’acquisizione è subordinato all’approvazione dell’operazione da parte dell’autorità di vigilanza greca RAE e al clearing dell’autorità antitrust greca HCC.
Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas, ha commentato: “Oggi inizia una nuova e importante fase della storia recente di Italgas. Dopo circa vent’anni torniamo a operare all’estero e lo facciamo in un Paese come la Grecia che ha riconosciuto la nostra leadership tecnica e tecnologica e il nostro ruolo di partner strategico per affrontare in maniera efficace il processo di phase-out da carbone e lignite per la decarbonizzazione dell’economia”.
Per quando riguarda l’aumento della domanda di gas, l’amministratore di Italgas ha sottolineato che “sarà soddisfatto da una rete di distribuzione sempre più capillare, smart e flessibile, che distribuirà metano a un numero crescente di famiglie e sarà pronta ad accogliere gas rinnovabili come biometano, e idrogeno verde. Siamo entusiasti di poter mettere a disposizione del governo greco il bagaglio di esperienza maturato nei nostri quasi due secoli di storia e il know-how tecnologico acquisito in questi ultimi anni di grande trasformazione digitale”.