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Ita-Lufthansa, ultima proposta all’Antitrust: più slot ai concorrenti a Linate, ma non si cede sui voli Usa

Imagoeconomica

Ancora un aggiornamento, ancora un “rimedio” all’interno del dossier che si sta componendo per realizzare la fusione tra Lufthansa e Ita Airways. Ieri sera in tarda serata, riporta oggi il Corriere della Sera, il ministero dell’economia italiano e il vettore tedesco hanno inviato a Bruxelles un ulteriore contributo al pacchetto di “rimedi” chiesto dall’Antitrust Ue per dare il via libera all’unione. Da una parte una mano tesa su Milano Linate, dall’altra “resistenza” sui voli con il Nord America.

I dubbi dell’Antitrust: monopolio e aumenti delle tariffe

La scorsa settimana la commissaria all’Antitrust Margrethe Vestager aveva ritenuto non sufficienti i rimedi preparati dalle due compagnie fino a quel momento e ha spostato la scadenza per la decisione al 4 luglio. Quello di ieri sera, è indicato come l’ultimo tentativo per convincere la Direzione generale della Concorrenza ad approvare l’accordo siglato un anno fa, ma che finora non è riuscito a dissolvere i dubbi che la fusione non solo finisca per peggiorare il servizio offerto, ma anche porti a un aumento delle tariffe del 10% e crei una situazione quasi monopolistica a Linate.

Più spazio ai concorrenti al Forlanini di Linate

Per quanto riguarda il city airport milanese di Linate, Mef e Lufthansa avrebbero migliorato la loro offerta iniziale, spiegano al Corriere due fonti europee a conoscenza delle discussioni: le parti rinuncerebbero ad almeno 19 coppie giornaliere di slot (pari a 38 voli, andata e ritorno), più delle 11-12 proposte, ma meno di quelle chieste dall’antitrust Ue (30). Secondo italiani e tedeschi il pacchetto di diritti di decollo e atterraggio sarebbe sufficiente a introdurre concorrenza sulle tratte internazionali “attenzionate” e a consentire ai vettori rivali, Easyjet, Volotea ed eventualmente un terzo, di posizionare 5 velivoli al Forlanini di Linate. La distanza sugli slot tra l’offerta di Mef-Lufthansa e la richiesta Ue, sottolineano le fonti, potrebbe essere colmata nei prossimi giorni e viene ritenuto l’aspetto meno problematico da risolvere.

Ma non cedono su Italia-Nord America

È sui voli Italia-Nord America che le parti tengono il punto, anche perché è il segmento dove i vettori fanno utili. A quanto si apprende non ci sarebbe la disponibilità di United Airlines a modificare gli accordi di joint venture con Lufthansa e Air Canada. Mef e tedeschi si impegnano a tenere separate, per due anni, le attività di Ita sul Nord Atlantico da quelle di Francoforte. Ma alla fine del biennio spetterebbe comunque all’Ue autorizzare l’abbattimento del “muro” tra le attività. Bruxelles vuole poi che i tedeschi rinuncino ai ricavi della jv dai voli Italia-Usa o alla parte di fatturato di Ita sullo stesso segmento. L’esclusione dalla jv, dicono gli esperti, rallenterebbe il rafforzamento di Ita. Tra domani e dopodomani, dicono le fonti comunitarie, a Bruxelles è previsto un incontro tra Vestager e i vertici di Lufthansa per strappare un via libera storico per i tedeschi e cruciale per il futuro degli italiani.

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