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Ita-Lufthansa, Ue dà il via libera definitivo all’operazione da quasi 1 miliardo di euro. Nasce il più grande gruppo aereo d’Europa

FIRSTonline - Matteo Lirosi

La Commissione europea ha messo l’ultimo timbro all’operazione Ita Airways-Lufthansa: dopo gli ultimi ritocchi chiesti per garantire l’equilibrio dei cieli, il lungo iter per la costruzione del gruppo dei cieli più grande d’Europa è arrivato all’approvazione definitiva. Il pacchetto definitivo di impegni inviato dal Mef, dal colosso tedesco e dalla newco tricolore in extremis l’11 novembre scorso, dopo una lunga serie di tensioni e liti – è stato giudicato “coerente” con i patti presi nell’intesa politica già avallata da Bruxelles il 3 luglio scorso.

“La Commissione europea ha approvato easyJet, Iag (gruppo di British Airways e Iberia, ndr), Air France-Klm come idonei soggetti per rimediare agli impegni assunti da Lufthansa e dal ministero dell’Economia e delle finanze italiano al fine di acquisire il controllo congiunto di Ita Airways” ha spiegato Bruxelles in una nota aggiungedo che “l’approvazione sia una condizione per Lufthansa per attuare la transazione”. Con questo passaggio chiave per l’intera operazione ora sarà possibile procedere poi con l’aumento di capitale, l’ingresso di Lufthansa e l’avvio del piano di rafforzamento ed espansione del vettore tricolore.

Un via libera è arrivato quasi al fil di lana del mandato della prima Commissione von der Leyen, che scade esattamente alla mezzanotte di oggi 30 novembre. Un passo finale che la compagnia guidata da Carsten Spohr ha subito voluto garantire si compirà “all’inizio del 2025” per blindare un’operazione dal valore complessivo di 829 milioni di euro.

I tre punti critici della zarina dell’antitrust Margrethe Vestager

Le proposte del Tesoro e di Lufthansa dovevano convincere la squadra della zarina della concorrenza Ue, Margrethe Vestager sui tre segmenti di mercato ritenuti critici: dieci rotte di corto raggio dall’Italia all’Europa centrale (con destinazione Germania, Austria, Belgio e Svizzera), l’hub di Milano Linate e le tre rotte intercontinentali da Fiumicino a Washington, Chicago e Toronto.

La lente Ue era puntata, in particolare, sugli accordi commerciali di durata pluriennale siglati dalle due promesse spose con easyJet per ristabilire la concorrenza nello scalo di Linate e sui collegamenti brevi, e con Iag (casa madre di British e Iberia) e Air France-Klm per garantire ai passeggeri un’alternativa, tramite scalo, ai viaggi diretti offerti dall’accoppiata italo-tedesca sui lunghi collegamenti con il Nord America.

In sostanza, Ita e Lufthansa cedono una serie di voli tra Milano Linate e Roma Fiumicino a 3 competitori: easyJet, Air France e Iag (British, Iberia). Questo, lungo tutte le direttrici contestate. In particolare la low cost britannica easyJet ottiene 30 slot, i diritti di decollo e atterraggio, a Linate. In questo modo sarà risolto il problema dei voli brevi verso l’Europa. Invece Iag (che unisce British e Iberia) e Air France ottengono più spazio sui collegamenti intercontinentali, verso Stati Uniti e Canada.

Le soluzioni sono state giudicate dall’antitrust positivamente: le compagnie chiamate a tutelare l’equilibrio dei cieli hanno dimostrato di essere, con i loro business plan, “forze competitive attive e valide in concorrenza” all’accoppiata italo-tedesca. Una valutazione complessa, scandita da passaggi tecnici e giuridici con contorni politici, per un’operazione travagliata, notificata esattamente un anno fa, il 30 novembre, a Bruxelles.

Ora si passa alle operazioni di closing

Ora il destino dell’alleanza è tutto nelle mani delle due compagnie che potranno procedere con il closing dell’operazione che si concluderà ragionevolmente a metà gennaio 2025, a partire dalla convocazione dell’assemblea degli azionisti e dall’aumento di capitale riservato ai tedeschi da 325 milioni di euro (per il 41%). Quanto alla governance, lo Stato italiano, che conserva la maggioranza delle azioni (per il momento), avrà tre consiglieri su 5. Uno di questi sarà presidente. Lufthansa avrà invece gli altri 2 consiglieri e, ovviamente, la poltrona di amministratore delegato. Sono i patti parasociali a consegnare al gruppo germanico il timone del comando in Ita, malgrado abbia in prima battuta soltanto il 41% del capitale. In prospettiva, Lufthansa potrà acquisire il 100% di Ita entro il 2033, con un investimento complessivo che arriverà a 829 milioni.

easyJet: in primavera 8 nuovi aerei in Italia

In una nota easyJet conferma che “a partire dalla primavera del 2025 baserà cinque aeromobili a Milano Linate e tre a Roma Fiumicino, creando da subito circa 250 posti di lavoro diretti nelle due basi”. “Questo garantirà un mercato italiano sempre più competitivo, consentendo a easyJet di offrire una gamma ancora più ampia di destinazioni e tariffe vantaggiose per i consumatori italiani”, commenta in una nota Kenton Jarvis, direttore finanziario del vettore britannico e prossimo amministratore delegato. “Siamo a entusiasti di poter rafforzare la nostra presenza a Milano Linate e Roma Fiumicino”, aggiunge Lorenzo Lagorio, country manager di easyJet Italia.

Giorgetti: siamo soddisfatti

All’inizio della settimana scorsa sembrava di nuovo che tutto stesse per saltare per la richiesta di Francoforte di uno sconto sul prezzo che aveva fatto infuriare il tesoro che si era detto non intenzionato a cedere a “ricatti” e a “svendere” la newco. Alla fine i tedeschi hanno rinunciato alla corsa al ribasso.

“Dopo Mps anche per Ita vediamo il traguardo. Siamo soddisfatti per questa nuova tappa, ora dobbiamo fare l’ultimo miglio” ha detto in una nota il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.

Il colosso tedesco risponde: “Il gruppo Lufthansa accoglie con favore questa autorizzazione da parte della Commissione, in quanto rappresenta un’importante pietra miliare nel processo di M&a per l’acquisizione di successo di Ita. La chiusura dell’accordo è attualmente prevista per l’inizio del 2025”. Mentre Ita, guidata dal presidente Antonino Turicchi, fa sapere: “La compagnia continuerà a lavorare a supporto del Mef in vista del closing dell’operazione”.

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Categories: Economia e Imprese