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Ita-Lufthansa, fumata grigia dall’Ue: per Bruxelles i correttivi non bastano. Nuova data a luglio

Imagoeconomica

La strada verso l’unione tra Lufthansa e Ita appare ancora in salita. I rimedi preparati dalle due compagnie per avere il via libera europeo all’operazione non sono sufficienti e c’è ancora del lavoro che deve essere fatto. È quanto trapela da fonti informate dopo l’incontro fra la commissaria all’Antitrust Margrethe Vestager e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. La Commissione europea si è limitata a indicare alla stampa che nell’incontro sono stati discussi i termini della transazione “in particolare i rimedi sottoposti e i prossimi passi”. Ma i tecnici ritengono che l’ultimo pacchetto di rimedi presentato sia insufficiente non solo a placare le preoccupazioni sulla concorrenza, ma anche di fronte ai ricorsi dei vettori rivali, a partire dalle low cost.

Bruxelles ha prorogato la scadenza per la decisione che ora è attesa il 4 luglio. In ogni caso le stesse fonti hanno indicato che c’e’ tutto il tempo per Tesoro e Lufthansa migliorare ulteriormente il pacchetto e “compiere dei passi” verso una soluzione. Ma il loro timore è che l’Antitrust si aspetti sacrifici talmente onerosi da rendere anti-economico l’investimento in Ita.

Ita-Lufthansa, i rimedi sul tavolo dell’Antitrust

La settimana scorsa Lufthansa e il Mef hanno aggiornato il pacchetto di rimedi approntati per venire incontro alle sollecitazioni avanzate dall’Antitrust comunitario presentando impegni aggiuntivi per rispondere ai timori dell’antitrust Ue e ottenere il via libera alle nozze. Le nuove proposte di compromesso si muovono lungo tre direttrici: la cessione alle rivali – Easyjet in testa – di una quota significativa di slot nello scalo di Milano-Linate, l’apertura alle rivali di alcune tratte che collegano l’Italia con l’Europa centrale, e il congelamento per due anni dell’alleanza sulle rotte transatlantiche da Fiumicino con destinazione Stati Uniti e Canada. L’antitrust Ue ha di seguito avviato il market test, la simulazione di mercato per valutare l’impatto delle proposte sull’equilibrio della concorrenza nei cieli europei. Ma i rimedi sottoposti all’Esecutivo comunitario dalle due compagnie aeree per limitare l’impatto della loro fusione sulla concorrenza, a quanto si apprende a Bruxelles, non sembrerebbero essere sufficienti.

Ita-Lufthansa, tre fronti ancora problematici

Il negoziato, stando alle indicazioni di alcune fonti vicine al dossier riportate dall’Ansa, resta incagliato sui tre fronti più problematici. Davanti al rischio di posizione dominante di Ita e Lufthansa a Milano-Linate, nel giudizio della squadra di Vestager, manca ancora una soluzione solida che permetta di far subentrare un vettore capace di stabilirsi come presenza “credibile”. Le proposte di compromesso messe sul piatto dalla compagnia di Carsten Spohr e dal Mef per aprire alle rivali sulle rotte a corto raggio dall’Italia all’Europa centrale restano poi da perfezionare. E, allo stesso modo, non convince del tutto l’idea di congelare soltanto in via temporanea – per due anni – l’alleanza tra la compagnia della gru e la newco sorta dalle ceneri di Alitalia sui lunghi collegamenti da Fiumicino con destinazione Stati Uniti e Canada, dove Lufthansa detiene già un’ampia porzione di mercato con la sua joint venture formata con United Airlines e Air Canada

Il vertice Giorgetti-Vestager

L’incontro di ieri martedì 14 maggio tra il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e Vestager è servito a stemperare i toni del precedente faccia a faccia, ma anche ad “avvisare” il governo italiano che le nozze rischiano di essere bloccate. “Abbiamo chiarito la nostra posizione e aspettiamo il verdetto, la corte entra in camera di consiglio poi commenteremo il verdetto”, ha commentato Giorgetti. Con la responsabile europea ha “discusso dei rimedi presentati dalle parti e delle preoccupazioni della Commissione per le ripercussioni sulla concorrenza e i prossimi passi”, ha aggiunto una portavoce dell’esecutivo Ue. Ad affiancare il ministro, come nel precedente incontro, c’era il presidente di Ita, Antonino Turicchi.

Le richieste e i timori di Giorgetti, Lufthansa ancora ottimista

Durante il vertice gli italiani hanno auspicato un atteggiamento più costruttivo da parte dell’Antitrust. Giorgetti, dicono le fonti europee, ha precisato che non è disposto a ulteriori slittamenti della decisione e che l’Italia ha fatto tutto quanto chiesto e continuerà a farlo per ottenere il via libera alle nozze nei limiti dell’interesse del Paese e del vettore. Non solo. Ogni decisione dovrà essere motivata dall’Ue. In tutto questo Roma e Francoforte si ritengono dei giocatori di fronte a un arbitro (l’Antitrust) giudicato “parziale” nella partita.

Lufthansa ha detto che resta ottimista sul dossier Ita Airways, nonostante le tante richieste europee, ma al momento non ha un piano B nel caso Bruxelles dovesse bocciare le nozze italo-tedesche” ha detto il ceo del gruppo Carsten Spohr nella conference call con i media presentando i risultati del primo trimestre. Nello stesso tempo però, ha aggiunto, ha ben presenti le “linee rosse che non supereremo» per entrare in Ita .

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