La trattativa tra il Tesoro e Lufthansa “procede bene”: nel memorandum firmato la quota di Ita Airways in vendita “è compresa in una forchetta tra il 20 e il 40% per un esborso tra i 250 e i 300 milioni di euro”. Lo si apprende da fonti vicine al dossier. In ogni caso “si punta a firmare il preliminare di vendita al più presto” e poi avere “velocemente il via libera dalla Commissione Ue”, sottolineano le stesse fonti, spiegando che l’ingresso operativo della compagnia tedesca in Ita è previsto per “l’estate”.
Ita-Lufthansa: “Fiumicino hub per Sudamerica e Africa”
L’operazione “non alimenterà gli hub di Francoforte e Monaco a favore di Lufthansa sulle rotte verso il nord America”, considerate le più redditizie”. La compagnia tricolore “non farà fideraggio per Lufthansa”, assicurano le fonti che “Francoforte non ha più la capienza” per gestire altri passeggeri. Anzi secondo quanto detto ieri, mercoledì 1° febbraio, dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti durante un incontro elettorale della Lega a Roma l’operazione “sarà soprattutto a beneficio di Fiumicino, che diventerà, nel disegno strategico della proposta di Lufthansa, l’hub di riferimento per il sud del mondo, con una prospettiva di sviluppo che va ben oltre una dimensione nazionale o continentale”.
Per cui “i passeggeri italiani potranno continuare a volare con Ita verso gli Stati Uniti direttamente dall’Italia”, come avviene con gli altri hub del gruppo: Francoforte, Monaco, Vienna, Zurigo e Bruxelles, “da cui si vola verso gli Usa”. Secondo sempre le stesse fonti, “la Commissione europea non si trova in una posizione facile. Loro hanno chiesto al governo italiano di vendere Ita, il governo italiano sta facendo esattamente quello che hanno detto e ora non potranno dire: ‘non potete venderla più'”. L’operazione “avrà il via libera dalla Commissione”.
Il ritorno del brand Alitalia
Potrebbe esserci un ritorno dello storico marchio della vecchia compagnia di bandiera. “È stata una decisione saggia comprare il marchio Alitalia” da parte di Ita. “Forse nel lungo termine fra 5-10 anni, qualcuno vedendo che Ita è diventata redditizia e cresce, potrebbe pensare a rispolverare il vecchio brand Alitalia”, spiegano le fonti.
Nodi da sciogliere: l’occupazione
Per quanto riguarda l’occupazione, “c’è una possibilità” che i vecchi dipendenti di Alitalia possano “essere ripresi” ma al momento non ci sono informazioni certe”. Invece le cause aperte adesso, non ci sono “possibilità perché” Ita e Alitalia “sono due società diverse e quindi non ci può essere rivalsa sulla nuova Ita”.
Infine, le fonti spiegano che la richiesta dei sindacati per un aumento degli stipendi dei lavoratori di Ita “non è un ostacolo” alla trattativa tra il Tesoro e Lufthansa.