X

Isybank punta a un milione di nuovi clienti entro il 2025 e ad esportare in Europa il suo modello di banca digitale: parla l’Ad Valitutti

Imagoeconomica

“Assumendo la guida di Isybank ho realizzato un sogno: quello di lavorare in una fintech che non ha limiti di crescita e di creazione di valore e che, grazie all’integrazione nel gruppo Intesa Sanpaolo, è anche una fabbrica prodotto che ci permette di arricchire costantemente l’offerta alla clientela”. Basta incontrare Antonio Valitutti, il giovane Ad di Isybank (è nato 43 anni fa a Salerno e si è laureato in Ingegneria elettronica al Politecnico di Torino), per percepire subito l’entusiasmo e la passione con cui lavora, nell’avveniristico grattacielo milanese “Scheggia di vetro”, allo sviluppo della banca digitale del gruppo Intesa Sanpaolo lanciata meno di un anno fa. Una banca del tutto nuova che cresce a vista d’occhio, che punta a raccogliere un milione di nuovi clienti entro l’anno prossimo e che si ripropone di esportare il proprio modello di banca anche in Europa. Ecco l’intervista che l’ingegner Valitutti ha concesso a FIRSTonline.

Ingegner Valitutti, nel giugno del 2023 il Gruppo Intesa Sanpaolo ha lanciato Isybank, di cui lei è l’AD, presentandola come la banca digitale dell’intero Gruppo e come la banca del futuro sostenuta da 650 milioni di investimenti in una tecnologia d’avanguardia e con il supporto di 400 persone: ad oggi qual è lo stato dell’arte su investimenti, dipendenti e clienti di Isybank?

“Isybank non è solo una banca digitale che cresce di giorno in giorno ma un acceleratore della trasformazione digitale di tutto il Gruppo Intesa Sanpaolo. In questo senso, nell’arco del Piano d’Impresa 2022-2025, il Gruppo ha delineato un programma di investimenti pari a 5 miliardi per tecnologia e crescita, di cui 650 milioni destinati allo sviluppo di Isybank. Per realizzarlo saranno impiegate 4.000 persone tra riconversioni professionali e assunzioni, tra cui 2.000 in ambito IT. La novità rappresentata nel settore è che Isybank è a tutti gli effetti un nuovo operatore fintech ma con la solidità e il vantaggio competitivo di avere alle spalle e di essere pienamente integrata nel primo gruppo bancario italiano quale è Intesa sanpaolo. Grazie a questa appartenenza, Isybank è partita con un’offerta ampia di prodotti e servizi, che nel tempo si sta velocemente arricchendo per rispondere alle esigenze e alle richieste dei nostri clienti. L’innovazione tecnologica è un fattore chiave del successo del Gruppo e i programmi di maggior rilievo sono rappresentati dalla nuova infrastruttura tecnologica su cloud: IsyTech. Quest’ultima è una piattaforma digitale all’avanguardia, adottata anche da Isybank, che verrà estesa in tutto il Gruppo, e grazie alla quale sarà possibile offrire a famiglie e imprese servizi in modalità fintech like, guidati da logiche di semplificazione e efficienza”.

La mission è chiara ma i risultati concreti dei primi mesi di Isybank quali sono?

“A oggi abbiamo 350 mila clienti, di cui 80 mila acquisiti direttamente sul mercato, e ogni giorno ci scelgono 500 nuovi clienti, circa 15 mila al mese. Entro marzo ci sarà il passaggio di clienti Intesa Sanpaolo, a cui abbiamo chiesto a inizio anno di scegliere se trasferire o meno il rapporto da noi a condizioni più vantaggiose, in termini di costi, della loro posizione originaria. Infatti il 75% dei clienti migrati ha un canone mensile gratuito. I nostri clienti operano correntemente con la nostra app, con un indice di soddisfazione molto alto e questo per noi è un risultato fondamentale per continuare ad investire nella nostra offerta e raggiungere obiettivi importanti, tra cui acquisire un milione di nuovi clienti entro il 2025”.

È vero: i primi risultati si vedono ma ci sono due obiezioni al suo ragionamento. La prima riguarda l’istruttoria avviata dall’Antitrust con riferimento alle modalità della comunicazione inviata ai clienti coinvolti nel passaggio ad Isybank. La seconda obiezione è che siete ancora molto lontani dall’acquisizione dei 4milioni di clienti già digitalizzati di Intesa Sanpaolo.

“Abbiamo il massimo rispetto per l’Autorità e ci siamo subito resi disponibili a collaborare nell’esame e nella soluzione dei temi posti, nel miglior interesse della clientela. In ottemperanza, e anche grazie all’ascolto costante dei nostri clienti, lo scorso 10 gennaio abbiamo mandato una nuova comunicazione individuale che illustra con dettagli ancora maggiori i vantaggi di Isybank e chiede di esprimere il consenso esplicito al passaggio. Abbiamo inoltre introdotto nella nostra app un banner ben visibile per aderire alla proposta. Rispetto al totale dei clienti coinvolti nel trasferimento, solo poche migliaia hanno fatto reclamo, ma per noi è importante la voce di ciascun cliente e per questo motivo abbiamo ascoltato le loro esigenze e abbiano prontamente risposto”.

Poi c’è la seconda obiezione: siete ancora molto lontani dagli obiettivi previsti nel Piano di Intesa Sanpaolo con riferimento ai clienti già digitali. O no?

“Siamo pienamente consapevoli che siamo solo all’inizio di una storia che ha tutte le premesse per essere una storia di successo. Oltre all’entità complessiva dei nostri clienti e all’obiettivo di acquisirne un milione entro il 2025, ci sono già oggi tre metriche che ci incoraggiano e che sono una realtà. La prima è che l’82% dei nostri clienti è mensilmente attiva, cioè opera su Isybank almeno una volta al mese contro una media del 50% delle altre fintech. La seconda novità è che già oggi 100 mila stipendi dei nostri clienti vengono accreditati sul conto Isybank. Infine, in pochi mesi abbiamo già raccolto 200 mila domiciliazioni di utenze. Non sono numeri banali ma grandezze che rivelano come Isybank sia oggi considerata la banca di riferimento da una clientela che cresce. Intendiamo offrire ai nostri clienti i più elevati standard tecnologici e di servizio e questa è una realtà che ci viene riconosciuta dalle loro scelte. Per noi è un obiettivo raggiunto che ci stimola a continuare a fare meglio, grazie all’ascolto continuo”.

Inizialmente Isybank era stata pensata come la banca di chi non va mai in banca e come una banca soprattutto per giovani che sono notoriamente più digitalizzati: il vostro target è sempre questo o pensate di attrarre anche fasce di clientela più anziana ma più abbiente?

“Siamo la banca per chi ha bisogno di operare con la massima semplicità, velocità, convenienza, in autonomia e sfruttando i canali digitali, in primis il proprio smartphone. I giovani under 35 sono certamente il nostro punto di riferimento principale ma non il solo. Di giorno in giorno vediamo crescere l’adesione di clienti oltre i 40 anni e oltre i 50 che hanno già acquisito dimestichezza con il digitale o che noi aiutiamo ad acquisire e che sono interessati, oltre all’operatività legata al conto, anche ai prodotti di investimento e assicurativi che stiamo per lanciare”.

Sta dicendo che dopo le offerte sul conto dedicato agli under 35 e i mutui per i giovani e sui prestiti personali vi state preparando a lanciare nuovi prodotti che riguardano tutta la clientela e non solo quella giovanile? In che senso?

“Fermo restando che Isybank rappresenta oggi l’offerta del Gruppo per la fascia under 35, e anche la miglior proposta sul mercato grazie alla promozione che azzera il canone di isyPrime, le confermo che sì, grazie alle competenze interne al gruppo, stiamo per lanciare nuovi prodotti assicurativi e finanziari e la carta di credito. Inoltre da inizio marzo Isybank è accessibile anche da pc e tablet. Ciò che guida la nostra strategia di banca digitale e innovativa è essere completi ma non complessi”.

Una delle novità presentate in occasione del lancio di Isybank è stato il connubio tra la possibilità per i clienti di utilizzare le più avanzate tecnologie digitali ma anche l’human touch, l’assistenza e la consulenza delle persone con cui poter dialogare facilmente. Come sta andando il servizio “Parla con noi”. E a che livello è la customer satisfaction?

“Il nostro Human touch è concreto, rappresentato da circa 3.000 gestori della Filiale Digitale che assistono i clienti con orari estesi e anche nel fine settimana. Tutto sta funzionando molto bene e stiamo lavorando per offrire dei veri e propri team di gestori dedicati per affiancare e dare consulenza sempre più mirata alla clientela. Un numero vale più delle parole: secondo le ultime rilevazioni, la customer satisfaction dei nostri clienti è dell’80%. Ottanta clienti su 100 sono pienamente soddisfatti dei nostri servizi”.

In prospettiva Isybank sostituirà l’attuale retail di Intesa Sanpaolo o si affiancherà alla tradizionale banca commerciale?

“Abbiamo ben chiaro il nostro ruolo che è quello di rappresentare la banca integralmente digitale del Gruppo per servire i clienti che sono già digitali o che preferiscono questo canale per operare. Il Gruppo mette così a disposizione una nuova risposta alle esigenze in continua evoluzione della clientela, affiancata all’operatività tradizionale attraverso le filiali fisiche. L’obiettivo è servire al meglio la clientela in una logica di modello di servizio omnicanale, con il massimo delle sinergie. Se si considera che in Italia ci sono già 20 milioni di persone che utilizzano la banca digitale, si comprende quanto grandi siano le opportunità che il mercato offre. Per chi preferisce comunque recarsi in filiale per svolgere operazioni digitali ma più complesse, prevediamo anche un affiancamento in presenza da parte di un gestore nell’utilizzo delle tecnologie e degli ATM evoluti per le cosiddette operazioni self (fai da te).

Finora abbiamo parlato di strategie e di innovazione del servizio nella trasformazione digitale del gruppo Intesa Sanpaolo ma sarebbe interessante conoscere anche i conti di Isybank: quando presenterete il vostro primo bilancio? Siete ancora in fase di implementazione o siete già a break even?

“Non posso anticipare numeri perchè presenteremo entro marzo il nostro primo bilancio all’assemblea dei soci. Il nostro l’obiettivo è creare valore con un modello di business di cost/income inferiore al 30%”.

Ingegner Valitutti, come si sa Isybank si fonda su tecnologia nativa in cloud e ha trovato fin dall’inizio in Thought Machine il suo partner tecnologico ideale: siete soddisfatti di questa alleanza e prevedete altri partner nella crescita della vostra banca digitale?

“Siamo molto soddisfatti della partnership con Thought Machine, società tecnologica di core business con sede nel Regno Unito, che offre una piattaforma digitale di ultima generazione e che ci ha permesso di raggiungere tutti gli obiettivi tecnologici prefissati. Il che non esclude altre alleanze verticali, alcune già in essere e altre che si aggiungeranno. Nel cloud l’integrazione con Google, per fare un esempio, è già una realtà. In più beneficiamo degli investimenti in tecnologia del Gruppo Intesa Sanpaolo, all’interno del programma IsyTech”.

Per concludere: continuerete a crescere per via organica o pensate anche ad operazioni straordinarie di M&A?

“Per ora ci consideriamo ancora in fase di startup. Puntiamo a crescere per via organica ma anche a diventare un modello esportabile in campo europeo, laddove già c’è una presenza significativa di Intesa Sanpaolo. Il nostro orizzonte e la nostra nuova sfida non potranno non essere internazionali”.

Related Post
Categories: Interviste