Condividi

Isybank: Intesa Sanpaolo offre ai clienti già trasferiti la possibilità di un nuovo conto agevolato. Per gli altri servirà un consenso esplicito

La prima tranche clienti che era destinata a migrare in Isybank, 275.000, potranno ora sceglere se tornare alla casa madre con un nuovo conto a condizioni anche migliori.

Isybank: Intesa Sanpaolo offre ai clienti già trasferiti la possibilità di un nuovo conto agevolato. Per gli altri servirà un consenso esplicito

Contrordine: indietro tutta. Intesa Sanpaolo mette ordine nei rapporti con i clienti che aveva pensato di trasferire alla controllata digitale a Isybank, mossa che aveva provocato non pochi malumori e l’intervento dell’antitrust. L’istituto guidato dal ceo Carlo Messina ha deciso ora di offrire ai 275.000 correntisti destinati a Isybank la possibilità di scegliere se restare nella banca digitale o se tornare alla casa madre.

A metà 2023 Intesa Sanpaolo aveva individuato circa 2,4 milioni di propri clienti con una operatività prevalentemente digitale e aveva deciso di conferirli a Isybank in due tranches. La prima, che ha coinvolto appunto 275 mila clienti, è datata 16 ottobre 2023. La seconda avrebbe dovuto concludersi il 18 marzo.
Ora i clienti conferiti in Isybank in ottobre che vorranno tornare in Intesa Sanpaolo avranno la possibilità di aprire un nuovo conto a condizioni pari o migliorative rispetto a quelle originarie. Invece i clienti per cui era previsto il trasferimento il 18 marzo saranno informati che non si potrà procedere in assenza del loro consenso espresso.

I provvedimenti cautelari dell’Antitrust

La nuova mossa di Intesa Sanpaolo mira a chiudere la contesa con l’Antitrust. L’autorità aveva emesso un provvedimento cautelare nei confronti di Ca’ de Sass e di Isybank per impedire il passaggio alla banca digitale dei correntisti che non avevano fornito il proprio consenso esplicito. Per l’Antitrust il trasferimento è avvenuto con modalità non conformi alle disposizioni del Codice del Consumo. Secondo l’autorità, “le comunicazioni sono state trasmesse nella sezione archivio dell’app senza adottare accorgimenti che ne sollecitassero la lettura”.

Commenta