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Istruzione: 78 borse di studio per gli studenti migliori

FIRSTonline

Chi dice che in Italia non si guarda più al merito non conosce i fuoriclasse della scuola, cioè gli studenti premiati ieri, 14 novembre, con ben 78 borse di studio erogate da banche, aziende e fondazioni per essersi distinti nelle competizioni per la valorizzazione delle eccellenze organizzate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Nel corso della quarta edizione del progetto nato dal protocollo di intesa tra la Fondazione per l’Educazione Finanziaria al Risparmio promossa da ABI, il Miur e il Museo del risparmio 146mila euro sono stati assegnati agli studenti più meritevoli.

La quarta edizione della manifestazione segna il record di raccolta delle borse di studio che testimonia l’interesse delle aziende per questa iniziativa: 90mila euro e 45 borse di studio nel 2016; poi 88mila euro e 44 borse nel 2017; 132mila euro e 66 borse nel 2018; 146mila euro e 78 borse nel 2019. In totale, nei suoi quattro anni di vita, il progetto ha devoluto ai giovani di talento 464mila mila euro e 233 borse di studio.

“I Fuoriclasse della Scuola” valorizza gli studenti eccellenti non solo con premi in denaro, ma anche con la partecipazione a un esclusivo campus di educazione finanziaria organizzato dal Museo del risparmio e da LIUC Università Cattaneo dal 12 al 14 novembre 2019. Questa esperienza vuole dotare i giovani talenti di competenze economiche di base attraverso l’interazione con accademici del mondo dell’economia, imprenditori e gli strumenti multimediali del Museo, nonché di approfondire l’approccio alla gestione sostenibile delle risorse per lo sviluppo individuale e sociale.

Il progetto si pone l’obiettivo non solo di coinvolgere un numero sempre maggiore di sostenitori per premiare quanti più giovani talenti possibile, ma anche quello di mettere in comunicazione gli alti potenziali della scuola con il mondo delle imprese per favorire la crescita del “Made in Italy” anche in termini di capitale umano e con un’attenzione particolare alla parità di genere.

Sono le storie personali ad aggiungere merito alle premiazioni. Ad esempio quella di Vittoria Altomonte, studentessa al secondo anno del Liceo Scientifico Euclide di Bova Marina (RC) e finalista del progetto “Fuoriclasse della Scuola”, che ha partecipato alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia tenutesi a Colombo in Sri Lanka, dove è arrivata vincendo le fasi di qualificazione alle Olimpiadi Nazionali di Astronomia svoltesi a Bari dal 18 al 20 aprile 2018. Un traguardo che rende orgogliosa l’Italia in un ambito che spesso risulta poco conosciuto.

O la storia di Mattia Arundine, studente del liceo classico Alfonso Gatto di Agropoli (SA), che ha conquistato la medaglia di bronzo alle olimpiadi della fisica svoltesi a Tel Aviv, in Israele. Il giovane insieme ad altri quattro ragazzi rappresentava l’Italia ed era l’unico della delegazione proveniente dal meridione. Un risultato importante se si pensa che erano ben 78 i paesi in gara. L’Italia è uno dei pochissimi paesi al mondo a disporre di una filiera di prodotto completa nel settore aerospaziale in qualità di terzo finanziatore dell’Agenzia Spaziale Europea e prima per numero di astronauti dell’attuale European Astronaut Corps. A livello economico, le attività oltre l’atmosfera muovono 383,5 miliardi di dollari a livello globale. In Italia, le circa 250 imprese del settore danno lavoro a 6300 persone (+3% degli occupati dal 2014) e nel 2017 hanno prodotto un fatturato di 1,9 miliardi di euro. A tal proposito, infatti, uno studio effettuato dall’Asi con il dipartimento di Economia dell’Università di Roma Tre afferma che ogni euro investito nelle attività spaziali ne produce 11 di ritorno economico sul territorio. Insomma, ovunque nel mondo è facile trovare un italiano che si occupi di spazio. 

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