L’Italia è al dodicesimo posto nella classifica Ue dei salari, ben al di sotto della media dell’Eurozona, ma leggermente al di sopra di quella dell’intera Unione a 27.
Secondo l’Istat, la retribuzione oraria lorda italiana ad ottobre 2010, espressa senza tener conto del potere di acquisto, è inferiore di circa il 14,6% rispetto a quella della Germania, del 13% nel paragone con il Regno Unito e dell’11% a confronto con la Francia. Risulta invece superiore del 25,9% rispetto alla media della Spagna. L’Italia, con 14,5 euro, si colloca più in basso a confronto con la media dell’Unione monetaria (15,2 euro), ma risulta superiore a quella dell’intera Ue (14 euro).
I valori più elevati si registrano in Danimarca (27,09 euro), Irlanda (22,23 euro) e Lussemburgo (21,95 euro). Quelli più bassi in Bulgaria (2,04 euro), Romania (2,67 euro), Lettonia e Lituania (rispettivamente 3,78 euro e 3,44 euro).