Frena ancora la crescita dell’economia italiana. A dirlo è l’Istat che non ha ancora quantificato gli effetti negativi della Brexit: “In assenza di una quantificazione dei possibili effetti economici dell’esito del referendum del Regno Unito, l’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana ha evidenziato un’ulteriore decelerazione, proseguendo la tendenza in atto da inizio anno”.
Segnali positivi, secondo l’Istat, sono quelli registrati nelle costruzioni e nelle imprese, oltre che nell’occupazione, che risulta in moderato aumento. I segnali meno favorevoli, invece, “provengono dai consumi, dal clima di fiducia delle famiglie e dalle imprese dei servizi”.
Già nel mese di maggio l’istituto di statistica aveva rivisto al ribasso le sue stime sul Pil del 2016: +1,1% contro il +1,4% della stima precedente e contro il +1,2% che rappresenta l’obiettivo di crescita prefissato dal Governo.