Quasi la metà della popolazione italiana fa il pendolare da casa al posto di lavoro o all’università o scuola. Lo rileva l’istat iùnel quindicesimo censimento sugli spostamenti per lavoro o studio degli italiani. Circa due terzi di tutti i pendolari lo fanno per lavoro, mentre il restante un terzo si sposta per raggiungere l’università o la scuola. Le province che ospitano più pendolari sono quelle di Bolzano (57%), Trento (56,2%), Lombardia (54,1%), Veneto (53,6%), Emilia-Romagna (53,1%) e Valle d’Aosta (52,7%).
Di tutti gli spostamenti, quelli per recarsi a lavoro sono più lunghi. Infatti gli studenti si muovono all’interno dello stesso comune per il 74%, mentre i lavoratori si trovano più spesso, per il 36,7% di loro, a spostarsi all’interno di un’area provinciale. Il rapporto tra le percentuali rimane sostanzialmente simile se si considera gli spostamenti più ampi, riguardanti trasferimenti regionali o addirittura regionali.
I tempi della mobilità si sono sensibilmente alzati, facendo crescere la quota di coloro che impiegano tra i 16 e i 30 minuti per raggiungere il posto di lavoro o studio – da 24,8% nel 2001 a 26,4% al 2011. In aumento anche la percentuale di chi impiega 45 minuti e oltre, dall’8% del 2001 al 10,7% del 2011. In calo invece, il numero di chi impiega massimo un quarto d’ora: nel 2001 er il 58,7% mentre sono il 55,1% nel 2011.
Il mezzo di trasposrto più utilizzato dai pendolari è l’automobile. La maggioranza di chi fa avanti e indietro tra casa e lavoro/università, il 44,9% usa infatti la macchina come conducente, mentre il 15,9% come passeggero. I mezzi pubblici come autobus, treno, metropolitana o corriera sono utilizzati dal 13,4% dei pendolari. Le due ruote sono invece scelte dal 6,8% divisi in chi usa moto o scooter, il 3,5%, e chi la bicicletta, il 3,3%.
I mezzi pubblici sono più utlizzati dalle donne che dagli uomini: le percentuali sono rispettivamente di 6,3% contro 3,1%. Quasi il 6% degli uomini va a lavoro o all’università/scuola in scooter o moto, mezzo utilizzato dalle donne per solo il 2% di loro, che invece preferiscono la bicicletta (4,1% conto il 3,5% degli uomini).
Infine si registra un calo in coloro che utilizzano i metzzi motorizzati a due ruote, che nel 2001 erano il 4,7% (3,5% nel 2011). In diminuzione anche il numero di persone che scelgono di raggiungere a piedi il posto di lavoro o studio che nel 2001 erano il 16,9%. A registrare un aumento è il dato di chi utilizza i trasporti pubblici e l’automobile come passeggero. In aumento dal 2,9% del 2001 al 3,3% del 2011 anche chi opta per la bicicletta.