A gennaio l’indice dei prezzi alla produzione dell’industria è calato dello 0,4% rispetto al mese precedente, ma allo stesso tempo ha fatto segnare un incremento dello 0,7% rispetto a gennaio 2012. Lo ha comunicato l’Istat, specificando che i prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno sono diminuiti dello 0,5% rispetto a dicembre e aumentati dello 0,8% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico, si registra una variazione nulla in termini congiunturali ed un aumento dell’1% su base tendenziale.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero segnano un incremento dello 0,2% su mese (con una crescita dello 0,1% per l’area euro e dello 0,2% per l’area non euro) e dello 0,3% su base annua (nullo per l’area euro e +0,4% per quella non euro).
Il contributo maggiore alla crescita tendenziale dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno è arrivato dai beni di consumo non durevoli (0,7 punti percentuali). Sul mercato estero i contributi più rilevanti derivano dai beni strumentali per l’area euro e dai beni intermedi per l’area non euro (rispettivamente 0,3 e 0,2 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rileva la crescita tendenziale dei prezzi più marcata è quello di industrie alimentari, bevande e tabacco, con un incremento del 4,4% sul mercato interno e dell’1,5% su quello estero.