Nel quarto trimestre del 2014 il Pil italiano è calato dello 0,5% su base annua, mentre non ha registrato alcuna variazione rispetto al periodo luglio-settembre. Lo ha comunicato questa mattina l’Istat, precisando che la flessione tendenziale è risultata peggiore del previsto: la stime preliminare parlava infatti di un -0,3%.
Rispetto al trimestre precedente, prosegue l’Istat, i principali aggregati della domanda interna registrano una lieve risalita, con una crescita dello 0,2% sia dei consumi finali nazionali, sia degli investimenti fissi lordi. Anche importazioni ed esportazioni sono aumentate, con incrementi rispettivamente dello 0,3% e dell’1,6%.
La domanda nazionale al netto delle scorte fornisce un contributo positivo alla crescita del Pil dello 0,2%, ma risulta nullo l’apporto dei consumi delle famiglie residenti, mentre la spesa della Pubblica amministrazione (Pa) contribuisce per un +0,1% e la domanda estera netta per +0,4%. Le scorte, infine, sottraggono lo 0,6% alla variazione del Pil.
L’Istat conferma poi che, in tutto il 2014, il Pil corretto per gli effetti di calendario è diminuito dello 0,4%.