Italia ancora in deflazione, ma nel confronto con il mese scorso c’è un piccolissimo segnale di ripresa dei prezzi. È quanto emerge dalle stime preliminari di Istat sui prezzi al consumo nel mese di marzo, che mostrano come l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, sia aumentato dello 0,1% su base mensile e calato dello 0,1% su anno.
Nel confronto tra i prezzi con il mese di febbraio l’Istat segnala soprattutto l’aumento congiunturale marcato dei prezzi dei Trasporti (+1,3%), che riflette principalmente i rialzi di quelli dei carburanti. Aumenti molto contenuti dei prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione (+0,4%) e per bevande alcoliche e tabacchi, abitazione, acqua, elettricità e combustibili e mobili, articoli e servizi per la casa (per tutte e tre le divisioni di spesa +0,1%). Il calo più evidente nel confronto dei prezzi con il mese precedente è quello relativo ai settore comunicazioni e cultura che registrano entrambi un -0,6%.
Nel confronto con il mese di febbraio il prezzo di benzina e gasolio è aumentato del 4,9%, mentre sono scesi quelli del settore degli apparecchi per la telefonia mobile (-3%) e del trasporto aereo passeggeri (-3,6%).
Confrontando i dati dei prezzi tra marzo 2014 e lo stesso mese di quest’anno si nota un deciso aumento dei prezzi nei settori bevande alcoliche e tabacchi (+3%). Aumentano anche i prezzi del settore istruzione (+1,8%) e dei generi alimentari (+1,1%) . In discesa rispetto a marzo 2014 il prezzo dei trasporti (-2,1%) e, fra gli altri, del settore abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,4%).
Analizzando nello specifico i dati del mese che si sta concludendo e confrontandoli con quelli del marzo 2014 si nota come siano saliti notevolmente i prezzi dei vegetali freschi (+12,8%) e della fornitura acqua (+9,2%). Calano, invece, i prezzi dei carburanti (benzina -8,5% e gasolio -9,9%) e degli apparecchi per la telefonia mobile (-9,2%).