Migliora la bilancia commerciale italiana, che ad aprile segna un disavanzo di 904 milioni di euro, contro i -2.516 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno scorso. Lo rileva l’Istat nella stima preliminare del commercio estero extra Ue.
A fronte di un contenuto peggioramento del deficit energetico su base annua (da 5.109 a 5.471 milioni), si amplia notevolmente l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da 2.593 nel 2011 a 4.567 milioni nel 2012).
Ad aprile le esportazioni presentano una diminuzione dello 0,8% rispetto al mese precedente, mentre le importazioni registrano un incremento del 2,6%. Al netto dell’energia, le esportazioni crescono del 2,1% e le importazioni del 6,6%.
La diminuzione congiunturale dell’export è determinata dalla flessione delle vendite di prodotti energetici (-30,9%) e intermedi (-3,1%). I beni strumentali (+7,3%) e i beni di consumo (+0,9%), in particolare quelli durevoli (+2,2%), forniscono invece un contributo positivo.
Quanto all’import, la crescita congiunturale è trainata dai beni di consumo (+10,8%) e dai prodotti intermedi (+7,0%); l’energia (-2,5%) e i beni strumentali (-1,2%) risultano in flessione. Nell’ultimo trimestre la dinamica congiunturale delle esportazioni rimane positiva (+2,6%) e superiore a quella delle importazioni (+0,5%). Rispetto ad aprile 2011, si rileva un aumento del 2,3% delle esportazioni mentre le importazioni registrano una flessione tendenziale dell’8,1%.