A settembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo (Nic) non ha subito variazione rispetto al mese di agosto, secondo quanto si apprende dal monitoraggio mensile sui prezzi dell’Istat. Su base annua i prezzi sul territorio nazionale sono cresciuti invece del 3,2%, mentre l’inflazione acquisita nell’anno in corso si conferma al 3%. I dati definitivi non presentano novità rispetto ai dati provvisori.
L’aumento dei prezzi calcolato al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi fa registrare su base annua un aumento del 1,9%, in calo rispetto al 2,1% di agosto. Il dato riflette la flessione rispetto ad agosto del prezzo dei servizi, che può essere fatta risalire alla conclusione della stagione estiva, controbilanciato dall’aumento degli energetici non regolamentati (+3,5% tendenziale).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo(Ipac) aumenta invece del 2,1% su base mensile e del 3,4% su base annua.
I prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati resta invariato rispetto ad agosto e registra un aumento del 3,1% rispetto a settembre 2011.
Intanto, il carrello della spesa sempre più caro. A settembre i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono aumentati dello 0,8% rispetto al mese precedente e il tasso di crescita su base annua è salito al 4,7%, dal 4,2% di agosto.