L’inflazione in Italia risale ai livelli più alti degli ultimi quattro anni. Lo comunica l’Istat, precisando che, secondo le stime preliminari relative ad aprile, l’indice nazionale dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi aumenta dell’1,8% su anno (in forte accelerazione rispetto al +1,4% di marzo) e dello 0,3% su mese.
“L’accelerazione dell’inflazione – si legge in un comunicato – deriva soprattutto dalla crescita dei prezzi dei beni energetici regolamentati (+5,7%, da -1,2% del mese precedente), a cui contribuisce sia l’energia elettrica (+5,4%) sia il gas naturale (+6,0%), che segnano entrambi un’inversione di tendenza rispetto a marzo (rispettivamente da -1,0% e -1,4%) e dalla dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+5,5% da +2,5% del mese precedente)”.
L’inflazione di fondo, cioè al netto delle componenti più volatili (beni energetici e alimentari freschi) sale di tre decimi di punto percentuale (+1,0%, da +0,7% di marzo), mentre quella al netto dei soli beni energetici si mantiene stabile a +1,2%, come nel mese precedente.
L’incremento su base mensile dell’indice generale è ascrivibile in larga parte ai rialzi dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+3,3%) e di quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%), che risentono entrambi di fattori stagionali legati alla Pasqua e al ponte del 25 aprile. Viceversa, si registra un calo dei prezzi degli alimentari non lavorati (-1,0%).
Su base annua la crescita dei prezzi dei beni sale di un solo decimo di punto percentuale (+1,8% da +1,7% di marzo), mentre accelera in modo marcato il tasso di crescita dei prezzi dei servizi (+1,7% da +1,0%). Di conseguenza, ad aprile il differenziale inflazionistico negativo tra servizi e beni si riduce portandosi a -0,1 punti percentuali (dal -0,7% di marzo).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,4% su base mensile e registrano un aumento dell’1,8% su base annua (era +2,3% a marzo), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza di acquisto scendono dello 0,3% in termini congiunturali e mostrano una crescita su base annua del 2,2%, in attenuazione dal +2,7% del mese precedente. L’inflazione acquisita per il 2017, cioè quella che si otterrebbe in caso di variazioni nulle nel corso dei prossimi mesi, è pari a +1,3%.
L’inflazione torna ad accelerare anche nell’Eurozona. Secondo le stime preliminari di Eurostat, ad aprile la crescita media dei prezzi al consumo si è rafforzata all’1,9% su base annua, a fronte dell’1,5% di marzo. A febbraio l’inflazione era salita al 2 per cento.
Il dato conferma la volatilità dell’indice generale rilevata ieri da Mario Draghi. Dopo l’ultima riunione del consiglio direttivo che ha confermato la politica monetaria super espansiva, il numero uno dell’Eurotower ha spiegato che, per valutare le prospettive di stabilità dei prezzi, la Banca centrale europea guarderà alla tendenza sottostante nel medio periodo piuttosto che al dato del singolo mese.