L’inflazione crolla ai minimi dal 2010. Secondo le stime provvisorie dell’Istat, ad aprile l’indice nazionale dei prezzi al consumo è sceso all’1,2%, dall’1,6% di marzo. Si tratta del settimo calo consecutivo ed è legato principalmente alla frenata dei prezzi dei beni energetici (-2% rispetto a marzo e -0,9% su base annua).
L’inflazione acquisita per il 2013 è pari all’1%, mentre l’inflazione di fondo (calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi) ha registrato questo mese una flessione all’1,2% dall’1,4% di marzo. Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo rallenta all’1,3% dall’1,5% di marzo.
Quanto al cosiddetto “carrello della spesa” – ossia l’indice relativo al raggruppamento di prodotti più acquistati – ad aprile è calato dello 0,1% su base mensile, mentre è aumentato dell’1,5% su base annua, in forte rallentamento dal 2% di marzo. In questo caso si tratta del valore più basso addirittura dal novembre del 2009.
Anche nell’intera Eurozona si registra una brusca decelerazione dell’inflazione media. Secondo Eurostat, ad aprile il dato si è attestato all’1,2% su base annua. La rilevazione è inferiore alle attese degli analisti.