La bilancia commerciale dell’Italia con il resto del mondo ha fatto segnare, nel mese di gennaio del 2013, un saldo negativo di 1,619 miliardi, in chiaro miglioramento rispetto al disavanzo di 4,6 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Il dato è la sintesi di un surplus da 0,7 miliardi di euro nei confronti dei Paesi Ue e di un deficit di 2,3 miliardi nei confronti dei Paesi extra Ue. A comunicarlo è l’Istat, che specifica come il saldo negli scambi di prodotti non energetici sia positivo per 3,8 miliardi.
Rispetto al dicembre del 2012, a gennaio si è registrato un aumento per entrambi i flussi commerciali: +1,4% per l’export e +0,4% per l’import. Su base mensile sono cresciute del 3,9% le esportazioni verso i Paesi extra Ue, mentre sono diminuite dello 0,7% le vendite verso i Paesi Ue. Per quanto riguarda le importazioni, l’aumento si spiega con la crescita degli acquisti sui mercati extra UE.
Su base annua, le esportazioni hanno fatto segnare un aumento dell’8,7%, mentre le importazioni hanno conosciuto una flessione dell’1,8%. Molto marcata la crescita dell’export verso i Paesi Asean, il Belgio e i Paesi Opec. Il calo delle importazioni è imputabile soprattutto alla flessione degli acquisti di petrolio greggio e autoveicoli.