Segnali negativi per l’industria italiana. Secondo i dati comunicati stamattina dall’Istat, a gennaio il fatturato industriale, al netto della stagionalità, è diminuito dell’1,6% rispetto a dicembre 2014, registrando una flessione dello 0,9% sul mercato interno e del 3,1% su quello estero. Per gli ordinativi totali, l’Istat ha registrato una diminuzione congiunturale del 3,6% tra gennaio 2015 e dicembre 2014, sintesi di un aumento dello 0,7% degli ordinativi interni e un calo del 9,0% di quelli esteri.
Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio il fatturato totale cala in termini tendenziali del 2,5%, con una diminuzione del 3,7% sul mercato interno e dello 0,3% su quello estero.
Nel confronto annuo l’Istat segnala che l’incremento tendenziale più rilevante per il fatturato si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,1%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-27,0%).
Nella media novembre 2014-gennaio 2015, l’indice complessivo del fatturato diminuisce dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,6% per il fatturato interno e +1% per quello estero). Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un incremento congiunturale per i beni intermedi (+0,3%), mentre registrano variazioni negative per l’energia (-13,6%), per i beni strumentali (-2,2%) e per i beni di consumo (-0,4%).?
L’indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 5,5% rispetto a gennaio 2014. L’incremento più rilevante si registra per i prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,0%), mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,2%).
Restringendo lo sguardo al solo comparto dell’auto, tuttavia, lo scenario è differente. Il fatturato dell’industria degli autoveicoli è cresciuto a gennaio del 18,9% rispetto all’anno precedente, mentre gli ordinativi sono saliti del 14,2%. L’insieme dei mezzi di trasporto vede, invece, un aumento del fatturato del 10,1% ma un calo degli ordinativi del 9,2%.