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Istat, frena ancora l’inflazione. E nel paniere entrano nuove tipologie di smartphone e tablet

L’inflazione frena ancora, per la quarta volta consecutiva. A gennaio il tasso d’inflazione si attesta a +2,2% e registra il livello più basso dal gennaio 2011. Lo rileva l’Istat nella sua stima preliminare.

Nel mese di gennaio 2013, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 2,2% nei confronti di gennaio 2012 (era +2,3% a dicembre).

L’Istat intanto ha rifatto il paniere per il calcolo dell’inflazione. Tra le novità del 2013 entra il gas metano per autotrazione, mentre viene ampliata la gamma di prodotti come smartphone e tablet Pc, che ora comprendono rispettivamente i phablet (che combinano le caratteristiche degli smartphone e dei mini tablet) e i tablet trasformabili, utilizzabili anche come notebook. Inoltre, nella voce abbigliamento per bambino (3-13 anni) sono state introdotte cinque nuove posizioni.

Escono dal paniere netbook e mediazione civile: la prima perché si è ridotta la spesa delle famiglie destinata a questo bene, la seconda a seguito della sentenza della Corte costituzionale del 24 ottobre 2012, che ne ha cancellato l’obbligatorietà, inizialmente prevista per alcune materie.

Nel 2013 il paniere utilizzato per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale e per le famiglie di operai e impiegati risulta composto da 1.429 prodotti (lo scorso anno erano 1.383), aggregati in 603 posizioni rappresentative (597 nel 2012). Il paniere utilizzato per il calcolo dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ipca) incorpora 1.451 prodotti, aggregati in 608 posizioni rappresentative (602 nel 2012).

Sono state aggiornate le descrizioni di 129 posizioni, al fine di adeguare la rilevazione ai cambiamenti intercorsi nelle caratteristiche dei prodotti, e permettere una maggiore comparabilità delle statistiche sui livelli di prezzo elaborate in Italia con quelle degli altri paesi europei. Nel 2013 sono 82 i comuni capoluogo di provincia che concorrono alla stima dell’inflazione (84 nel 2012). La copertura dell’indagine, in termini di popolazione provinciale, è pari all’84,0% (86,3% nel 2012). Nei comuni capoluogo sono circa 41.300 le unità di rilevazione presso le quali vengono monitorati i prezzi (tra punti vendita, imprese e istituzioni) e 8.100 le abitazioni soggette alla rilevazione dei canoni di affitto.
Carlo Musilli

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