Soffre ancora la produzione industriale italiana dopo lo sprint di inizio anno che aveva lasciato intravedere segnali di ripresa. Secondo gli ultimi dati dell’Istat diffusi oggi, a marzo l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,5% rispetto a febbraio e dello 0,4% in termini tendenziali, mentre nella media del trimestre gennaio-marzo ha registrato un aumento dello 0,1%, frutto soprattutto della buona performance vista nel primo mese del nuovo anno.
La lettura odierna risulta inoltre al di sotto delle attese degli analisti che stimavano un miglioramento mensile dello 0,3% e un aumento tendenziale dell’1,2%. I dati rivisti di febbraio indicano invece una crescita annua nulla e un lievissimo miglioramento mensile (+0,1%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica, i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, della fabbricazione di mezzi di trasporto e dell’industria del legno, della carta e stampa.
Le diminuzioni maggiori si registrano invece nei settori della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria, della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche.