Scende ancora il dato sulla fiducia delle imprese italiane nel settore manifatturiero. Ad aprile l’indice destagionalizzato calcolato dall’Istat si attesta a quota 89,5 punti, contro i 91,1 registrati a marzo. Nel comparto della produzione di beni strumentali l’indice scende da 89,1 a 87,1, in quello dei beni di consumo da 94,0 a 93,3 e in quello dei beni intermedi da 89,5 a 87,7. Peggiorano le attese sulla produzione, mentre i saldi dei giudizi sugli ordini e sul livello delle scorte di magazzino rimangono invariati.
Secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva, nel primo trimestre 2012 il grado di utilizzo degli impianti scende al 70% contro il 70,5% del quarto trimestre 2011. La durata della produzione assicurata sulla base dell’attuale portafoglio ordini scende da 3,1 a 3 mesi. Nel primo trimestre la quota di operatori che segnala la presenza di ostacoli all’attività produttiva sale dal 44% al 52%. In particolare, cresce l’incidenza di operatori che segnalano come ostacole principale l’insufficienza della domanda e i vincoli finanziari.
L’unico segnale leggermente positivo viene dalla fiducia delle imprese attive nel settore delle costruzioni, che sale a 82,9 punti dagli 81,8 di marzo. Migliorano i giudizi sugli ordini e sui piani di costruzione, ma peggiorano le attese sull’occupazione. Nel dettaglio, l’indice sale da 71,7 a 75,9 nella costruzione di edifici e scende lievemente nell’ingegneria civile (da 86,2 a 86,1) e nei lavori di costruzione specializzati (da 91,7 a 91,3).