Cala la fiducia delle imprese italiane. A maggio il relativo indice elaborato dall’Istat ha registrato una discesa a 86,9 punti, dagli 88,8 di aprile. A trascinare verso il basso l’indice complessivo è soprattutto il calo della fiducia delle imprese dei servizi di mercato e di quelle di costruzione.
Per quanto riguarda le imprese manifatturiere, il clima di fiducia è rimasto stabile a 99,7, nonostante il peggioramento sia dei giudizi sugli ordini (da -21 a -22) che delle attese di produzione (da 5 a 4); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -1 a -3.
Guardando, invece, ai raggruppamenti principali di industrie (Rpi) cresce l’indicatore della fiducia relativo ai beni intermedi (da 101,1 a 101,8) mentre cala quello dei beni di consumo (da 99,4 a 98,2) e di quelli strumentali (da 99,9 a 99,7).
Come detto, poi, l’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione ha conosciuto una netta discesa, da 74,6 di aprile a 72,9. In flessione anche la fiducia delle imprese dei servizi, da 91,2 a 87,4.
Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia sale, passando a 98,7 da 98,0 di aprile. L’aumento è sintesi della crescita della fiducia nella grande distribuzione e del calo di quella tradizionale.