L’Istat ha diffuso i dati definitivi sull’andamento dell’export italiano nel 2011 suddiviso per regioni.
Nell’ultimo anno l’export italiano è cresciuto complessivamente dell’ 11,4% rispetto al 2010 per un controvalore di quasi 376 miliardi di euro. A conferma del rallentamento dell’economia, tuttavia, l’ultimo trimestre del 2011 ha fatto segnare un rallentamento generalizzato (ad esclusione delle regioni del centro Italia).
Disaggregando i tassi di crescita a livello di macroregioni emerge come l’Italia centrale abbia fatto registrare un tasso superiore alla media (13%), mentre nel Sud la crescita è stata più contenuta. Tuttavia sono proprio due regioni del Mezzogiorno a guidare la classifica delle performances anno-su-anno; infatti la Puglia ha fatto segnare il maggior incremento dell’export con un tasso pari 17,9%, seguita a stretto giro dalla Sicilia con il 15,5%. Solo tre regioni hanno avuto un decremento delle esportazioni segnatamente Molise (-4,1%), Basilicata (-3,1%) e Sardegna (-0,6%).
Le regioni che storicamente danno il maggior contributo in termini di volume totale di export ovvero Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Toscana hanno comunque conseguito una crescita a due cifre delle proprie esportazioni.
Nel confronto fra mercati Europei ed Extra Europei, i secondi si dimostrano molto più dinamici dei primi e fanno segnare incrementi notevoli per regioni come Calabria (+37,6%), Liguria (+31,2%), Friuli-Venezia Giulia (+28,9%), Sicilia (+27,2%) e Puglia (+19,4%). Per l’area Ue gli incrementi di minore intensità riguardano in particolare Liguria, Sicilia, Campania, Molise e Marche.
L’analisi settoriale evidenzia importanti incrementi nelle vendite di metalli di base e prodotti in metallo per Toscana (+60%), Lombardia (+18.9%) e Veneto (19,7%) , di macchinari ed apparecchi per Emilia-Romagna (+20,9%) , Veneto (+18,1%) e Piemonte (15,9%) e di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia (+23,7%). Per contro i settori in maggiore flessione sono i mezzi di trasporto ad esclusione degli autoveicoli (Sicilia -83,6%) ed il gas naturale che fa segnare un -94,3% per la Lombardia.
Disaggregando ulteriormente i dati a livello provinciale si nota come le prime 10 province contribuiscano per il 42% alla crescita complessiva dell’export italiano.
Il testo integrale della ricerca Istat è disponibile a questo indirizzo