I primi numeri pubblicati dall’Eurostat, l’ente di statistica comunitario, annunciano un dato inaspettato: l’inflazione media nell’area euro si è attestata al 2,5%. La dinamica di crescita dei prezzi al consumo, più moderata di quanto atteso dagli analisti, non confermerebbe il dato di giugno che registrava un incremento del 2,7%. La conferma si avrà il prossimo 17 agosto.
Corrette invece le attese in Italia dove l’Istat a luglio ha registrato una crescita del 2,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo comunica l’Istat che sottolinea che i prezzi al consumo si situano ai llivelli massimi dal novembre del 2008. Anche a giugno era stato rilevato su base annua un aumento delle stesse dimensioni. Leggero invece l’incremento rispetto al mese precedente: +0,3%. L’inflazione acquisita per il 2011 è pari al 2,5%.
Ciò che ha pesato maggiormente sulla dinamica dei prezzi al consumo è stato l’aumento congiunturale dei prezzi dei beni energetici (+2,0%), basta pensare alla crescita del 2,2% della verde e del 2,8% del diesel nell’ultimo mese, e dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+1,9%). Il maggiore effetto di contenimento si deve alla diminuzione sul mese dei prezi dei beni alimentari non lavorati (-2,6%).