Sale ancora la disoccupazione in Italia, che arriva a livelli record. Stando all’Istat, a settembre il tasso di disoccupazione è cresciuto fino al 12,5%, la quota più alta mai toccata dall’inizio delle rilevazioni trimestrali (1977) e di quelle mensili. Rispetto ad agosto il tasso è salito dello 0,1%, mentre l’aumento su base annua è stato dell’1,6%. Contestualmente, l’istituto di statistica ha rivisto al rialzo il dato di agosto, dal 12,2% al 12,4%.
Il numero dei disoccupati è cresciuto dello 0,9% (29mila unità) rispetto al mese precedente, arrivando alla soglia dei 3,2 milioni, a quota 3 milioni 194mila unità. Su base annua la crescita è stata del 14%, ovvero 391mila disoccupati in più. Anche questo dato rappresenta un record storico.
Il numero degli occupati si è attestato a 22 milioni 349mila unità a settembre, in calo dello 0,4% su agosto e del 2,1% (490mila unità) su base annua. Il tasso di occupazione, pari al 55,4%, diminuisce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,2 punti rispetto a dodici mesi prima.
Un altro record negativo dall’inizio delle rilevazioni mensili e trimestrali è quello della disoccupazione giovanile (15-24enni), che tocca quota 40,4%, in aumento dello 0,2% su agosto e del 4,4% su base annua. I disoccupati tra i 15 e 24 anni sono 654mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia d’età è pari al 10,9%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto ad agosto, ma in crescita di 0,6 punti su base annua.