Ancora altissima la disoccuzione in Italia. A confermarlo è l’Istat, secondo cui nel mese di marzo il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 12,7% rispetto al mese di febbraio, ai livelli massimi dall’inizio delle serie mensili e di quelle trimestrali. Su base annua il tasso è cresciuto dello 0,7%.
Qualche piccolo segnale positivo, però, sembrerebbe esserci: il numero degli occupati a marzo è cresciuto dello 0,3% rispetto al mese precedente, anche se su base annua risulta in calo dello 0,6%, e il tasso di occupazione è salito dello 0,2% al 55,6%, registrando la prima variazione congiunturale positiva da giugno 2013. Il numero dei disoccupati si è attestato a 3 milioni 248 mila, in calo dello 0,2% rispetto al mese precedente (-5 mila) ma in aumento del 6,4% su anno (+194 mila).
Sempre a marzo, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni si è attestato al 42,7%, in minima flessione rispetto al 42,8% di febbraio. Più netta la flessione del numero di giovani inattivi, scesa dello 0,6% nel confronto congiunturale (-25 mila) e dello 0,5% su base annua (-21 mila).