La disoccupazione riporta l’Italia indietro di 20 anni. Secondo gli ultimi dati Istat, a gennaio il tasso dei senza lavoro ha raggiunto l’11,7% (+0,4% su mese, +2,1% su anno): si tratta del dato più alto sia dal quarto trimestre del 1992 (inizio serie storiche trimestrali) sia dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004). Nell’intero 2012, invece, il tasso è schizzato al 10,7% (17,2% solo nel Mezzogiorno), dall’8,4% dell’anno precedente. In questo caso si tratta del dato più alto dal 1993, inizio delle serie storiche annuali.
Nel primo mese del 2013 i disoccupati hanno sfiorato quota tre milioni. Secondo le stime provvisorie dell’Istat, l’esercito dei senza lavoro, che conta 2milioni e 999mila unità, è aumentato del 3,8% rispetto a dicembre (+110mila unità), mentre su base annua si è registrata una crescita addirittura del 22,7% (+554mila unità).
Restringendo lo sguardo ai giovani di età compresa tra 15 e 24 anni, a gennaio il tasso di disoccupazione è arrivato al 38,7%, dal 37,1% di dicembre 2012. Tra gli under 25 le persone in cerca di lavoro sono 655mila e rappresentano il 10,8% della popolazione in questa fascia d’età. Il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato di 1,6 punti percentuali rispetto a dicembre 2012 e di 6,4 punti su base annua.