I preparati vegani e le birre artigianali entrano nel paniere Istat dei beni per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornato come ogni anno. Nel paniere utilizzato per il 2017 ci sono 1.481 prodotti elementari (1.476 nel 2016), raggruppati in 920 prodotti, a loro volta raccolti in 405 aggregati, spiega una nota.
I nuovi beni inseriti sono in tutto 12: preparati di carne da cuocere, i preparati vegetariani e/o vegani, i centrifugati di frutta e/o verdura al bar, la Birra artigianale, gli Smartwatch, i dispositivi da polso per attività sportive, le Soundbar (barre amplificatrici di suoni), l’Action camera, le cartucce a getto d’inchiostro, le asciugatrici, le centrifughe e i servizi assicurativi connessi all’abitazione.
L’inserimento dei beni vegani si spiega col fatto che, nell’ultimo anno, il 7,6% degli italiani ha seguito una dieta vegetariana o vegana con un trend in aumento dovuto ai vegani che sono praticamente triplicati nell’ultimo anno per un totale di 1,8 milioni di persone. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Eurispes relativi al 2017 nel commentare il nuovo paniere dell’Istat che riconosce i cambiamenti intervenuti nei comportamenti di spesa degli italiani.
Nel 2016 il giro d’affari dei prodotti vegani e vegetariani ha toccato i 357 milioni di euro di fatturato nella sola grande distribuzione, con un incremento del 18% negli ultimi 12 mesi. Accanto ai prodotti vegetariani entra nel paniere anche la birra artigianale per la quale si assiste in Italia al boom dei microbirrifici che dieci anni fa erano poco piu’ di una trentina ed ora sono circa un migliaio per una produzione stimata in 45 milioni di litri.