A gennaio la bilancia commerciale italiana nei confronti dei paesi extra-Ue ha registrato un deficit di 894 milioni di euro, in forte riduzione su base annua. Nel gennaio 2012, infatti, il disavanzo era stato di 2,376 miliardi. A comunicarlo è l’Istat.
Il calo del deficit è dovuto soprattutto alla riduzione del deficit energetico (da -5,3 miliardi nel 2013 a -3,9 miliardi nel 2014). A gennaio, l’import è sceso del 5,2% congiunturale e dell’11,9% tendenziale, l’export dell’1,1% e del 2,7% rispettivamente.
Rispetto al mese di dicembre, pesa la flessione delle vendite verso i paesi extra Ue di energia (-26,7%) e beni di consumo non durevoli (-2,7%). In espansione le vendite di beni strumentali (+3,0%) e prodotti intermedi (+1,7%). Dal lato dell’import il calo congiunturale ha investito tutti i comparti, particolare quello dei beni strumentali (-10,5%).
Guardando all’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue risulta stazionaria, con le vendite di beni di consumo durevoli (-3,1%) e di prodotti intermedi (-1,2%) in contrazione. In flessione, invece, le importazioni(-2,9%).