Gli ordinativi dell’industria a febbraio cedono il 3,1% su gennaio. Lo rileva l’Istat, che registra su base mensile un dato particolarmente negativo per le commesse estere (-4,4%). Invece gli ordini restano positivi nel confronto annuo, con un rialzo del 2,8% (dato grezzo), il sesto aumento di fila. La diminuzione congiunturale degli ordinativi, che arriva dopo il balzo di gennaio, è infatti dovuta, spiega l’Istat, a una caduta del 4,4% fuori dai confini. Anche le commesse nazionali sono risultate in discesa, ma stavolta la contrazione è stata meno forte di quella segnata per l’estero (-2,2%).
A livello tendenziale, invece, gli ordinativi hanno registrato in entrambe le aree aumenti pressoché uguali (+2,7% sul mercato interno e +2,8% all’esterno). Guardando ai diversi settori economici, l’Istituto di statistica, rileva, su base annua, il rialzo più marcato per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,9%), mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,7%).
Il fatturato è calato dell’1,5% su base mensile, registrando la flessione più marcata da gennaio dello scorso anno, quando era sceso dell’1,8%. Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce invece in termini annui dell’1,2%, con un aumento del 5,7% sul mercato estero e una flessione dell’1,0% su quello interno. Si tratta del secondo rialzo di fila.