Gennaio magro per il commercio italiano con i paesi extra Ue. A renderlo noto è l’Istat, che ha registrato una diminuzione su basa annua dell’8,5% delle importazioni e del 3,5% delle esportazioni. Rispetto al mese di dicembre, invece, a gennaio l’export ha segnato una flessione del 2,4% mentre l’import un calo dello 0,4%.
A pesare, sul calo mensile delle esportazioni verso i paesi extra Ue è soprattutto l’energia (-18,5%), seguita dai beni strumentali (-2,7%), mentre le vendite di prodotti intermedi (+0,4%) sono in lieve espansione. Per quanto riguarda l’import la flessione congiunturale è ascrivibile all’energia (-5,8%) e, in misura minore, ai beni strumentali (-3,2%). Al netto della componente energetica la dinamica è positiva (+1,6%).
Nell’ultimo trimestre, nonostante il -19,8% nelle vendite di energia, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue è lievemente positiva (0,2%). Al netto della componente energetica, invece, la crescita congiunturale delle esportazioni è stata dell’1,4%.
Nello stesso periodo, le importazioni (-1,4%) hanno registrato una flessione congiunturale dell’1,4%, dovuta soprattutto al calo de 15,2% negli acquisti di energia, al netto dei quali, l’import registra un’espansione del 4,7%.