Cala a novembre il clima di fiducia per le imprese dei servizi e del commercio al dettaglio, mentre migliorano le aspettative delle imprese di costruzioni. Lo comunica l’Istat, segnalando che a novembre l’indice che misura il clima di fiducia scende sia nelle imprese dei servizi (da 87,4 a 85) sia in quelle del commercio al dettaglio (da 91,9 a 91), mentre si registra un miglioramento nel settore manifatturiero (da 94,2 a 94,4) e delle costruzioni (da 78,6 a 80,1).
Per quanto riguarda i servizi, peggiorano i giudizi sugli ordini e le attese sulla situazione economica in generale; calano anche i saldi relativi ai giudizi sull’occupazione e sull’andamento degli affari e alle attese sulla dinamica dei prezzi di vendita; al contrario, restano stabili le attese sul mercato del lavoro. Nel commercio, l’indicatore del clima di fiducia scende da 89,2 a 85 nella grande distribuzione e sale da 96,3 a 99,8 in quella tradizionale.
In questo settore peggiorano ulteriormente i giudizi e le attese sulle vendite e diminuisce il saldo relativo alle scorte di magazzino. Nel settore manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini, ma migliorano leggermente le attese sulla produzione, con il saldo delle scorte di magazzino resta invariato. L’indice aumenta da 96 a 97,6 nei beni di consumo e da 94,9 a 95,3 nei beni intermedi, mentre diminuisce da 91,3 a 91 nei beni strumentali.
Per quanto riguarda le imprese di costruzione si registra un miglioramento nei giudizi sugli ordini e sui piani di costruzione, mentre peggiorano le attese sull’occupazione. L’indice sale da 67,1 a 69,2 nella costruzione di edifici e da 90,2 a 91,9 nei lavori di costruzione specializzati. Invece, nell’ingegneria civile l’indice scende da 88,3 a 78,3.