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Israele scopre un tunnel sotto l’ospedale di al-Shifa ritenuto la sede del centro di comando di Hamas

FIRSTonline

Israele ha scoperto un tunnel fortificato, lungo 55 metri e profondo 10 metri, sotto l’ospedale al-Shifa di Gaza City. Secondo le Forze di difesa israeliane (IDF), questa infrastruttura è utilizzata dai combattenti di Hamas ed è ritenuta l’accesso al principale centro di comando del gruppo filo-palestinese. I miliziani di Hamas e la dirigenza dell’ospedale hanno negato le accuse, confermate, invece, dall’intelligence statunitense.

La scoperta è avvenuta durante una vasta operazione militare nella struttura che puntava proprio ad individuare il centro operativo di Hamas, che secondo Israele si troverebbe proprio sotto l’ospedale.

L’IDF ha pubblicato un video della scoperta sui social media affermando che ciò costituisce “un’ulteriore prova” sull’utilizzo dei pazienti dell’ospedale come “scudi umani”.

“Per settimane abbiamo denunciato l’uso cinico da parte di Hamas dei residenti di Gaza e dei pazienti dell’ospedale Shifa come scudi umani. Queste sono ulteriori prove”, scrive su X, l’Israel Defense Forces.

L’ingresso del tunnel

L’ingresso del tunnel, secondo i soldati israeliani, è dotato di diversi meccanismi di difesa, tra cui una porta antisfondamento e un foro per sparare, con l’obiettivo di ostacolare l’entrata dei nemici. Dal video, pubblicato il 17 novembre, si vede l’ingresso del tunnel, un buco circolare nel terreno, contenente una due scale di tre e sette metri.

L’esercito israeliano non si è ancora addentrato all’interno del tunnel per timore di possibili trappole.

“Abbiamo trovato una sala di comando e controllo al piano -2, ma ancora una volta dobbiamo mostrare – e lo faremo ancora, è solo questione di tempo – il collegamento tra la rete di tunnel e l’ospedale”, ha detto Mark Regev, consigliere senior del premier israeliano Benyamin Netanyahu alla Bbc.

Per Regev esiste una “rete di tunnel di Hamas che collega le posizioni di lancio di missili, i depositi di armi e altri siti militari. E al centro di tutto c’è l’ospedale Al-Shifa”.

Nell’ospedale Al-Shifa non sono stati trovati ostaggi fino a questo momento. Se fossero stati presenti, si ritiene che i miliziani di Hamas li abbiano rimossi attraverso i tunnel sotterranei prima dell’inizio dell’attacco da parte di Israele.

Si tratta sugli ostaggi, accordo più vicino

Si continua a trattare sul rilascio degli ostaggi in mano ai miliziani. Le parti sono ancora distanti ma c’è ottimismo sulla riuscita delle trattative.

“Siamo più vicini a un accordo con Hamas sugli ostaggi. L’intesa ancora non c’è ma le differenze sono diminuite” ha affermato il vice consigliere alla sicurezza nazionale americana Jon Finer in un’intervista a Cbs.

C’è un cauto ottimismo anche da fonti arabe, con il primo ministro del Qatar, Mohammed ben Abdelrahman Al-Thani, che ha dichiarato che, una volta raggiunto un accordo sulla liberazione degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas, rimarrebbero solo questioni pratiche “minori”.

“Le sfide che persistono nei negoziati sono molto minori (…) sono per lo più logistici, di natura pratica”, ha dichiarato il premier qatariota in conferenza stampa a Doha insieme all’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Josep Borrell.

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