L’esercito israeliano mobilita la fanteria e l’artiglieria nel sud del Paese dopo l’escalation con Gaza, da dove continuano ad arrivare missili. Stamattina due dei razzi hanno colpito due edifici a Sderot, cittadina bersagliata a ridosso della Striscia. Uno dei due razzi, pur centrando la casa, non è però esploso.
Da parte sua, l’aviazione israeliana ha colpito durante la notte 15 obiettivi di Hamas nella Striscia. Lo ha detto il portavoce militare, sottolineando che l’operazione è avvenuta in risposta agli oltre 20 razzi lanciati da Gaza nel territorio di Israele a partire da ieri. Tra gli obiettivi colpiti da Israele, riferisce la stessa fonte, figurano basi per il lancio di razzi, magazzini di armi e “siti terroristici”. Fonti di Gaza riportano 10 feriti durante l’attacco, di cui uno grave.
“La quiete sarà accolta con la quiete – ha commentato una fonte militare israeliana –. Se Hamas si muoverà per fermare il lancio di razzi nel sud, Israele non andrà verso un’escalation della situazione. Ma al tempo stesso, se necessario, Israele saprà come muoversi”.
Quella in atto in queste ore – secondo la stessa fonte – sarebbe quindi una strategia di ultimo avviso ad Hamas, volta a evitare un’ulteriore escalation. Le forze di fanteria e di artiglieria mobilitate sarebbero limitate e per ora a stretto scopo difensivo. Ma fonti palestinesi citate dei media hanno segnalato che anche la marina israeliana che incrocia a largo della costa della Striscia sembra prepararsi.