Possibile accordo di pace in arrivo tra Israele e Libano. Secondo fonti della tv pubblica israeliana Kan, il governo israeliano avrebbe raggiunto un accordo per una tregua con il Libano. L’emittente riferisce che il primo ministro Benyamin Netanyahu starebbe valutando come presentare la notizia all’opinione pubblica, con una consultazione di sicurezza convocata insieme ai ministri. Maggiore cautela proviene dalle fonti americane, con il mediatore Amos Hochstein che ha dichiarato che le notizie sul presunto via libera da parte di Israele “non sono accurate”.
Israele avrebbe comunque accettato, almeno in linea di principio, un quadro di accordo sostenuto dagli Stati Uniti, che include il ritiro delle forze di Hezbollah dal confine e una graduale cessazione delle ostilità. Rimangono però da definire alcuni aspetti cruciali, come la composizione del comitato internazionale di vigilanza che dovrà monitorare la tregua.
La posizione di Netanyahu e le garanzie americane
Tra i nodi principali delle discussioni, emerge la questione della “libertà d’azione” dell’esercito israeliano nella zona di confine tra Siria e Libano. Secondo Kan, Netanyahu avrebbe ottenuto da Washington garanzie operative nel caso di violazioni dell’accordo da parte di Hezbollah. Il premier, nelle consultazioni con i ministri, avrebbe precisato che sarà Israele a decidere cosa costituisce una violazione.
L’accordo, basato sulla risoluzione ONU 1701 del 2006, prevede il ritiro progressivo delle forze israeliane dal sud del Libano e negoziati per definire i confini terrestri lungo la cosiddetta “Blue Line”.
Bombardamenti e tensioni: la tregua è davvero possibile?
Nonostante i negoziati sembrino avanzare, il conflitto sul terreno continua. Raid aerei israeliani hanno colpito aree del sud del Libano, con particolare intensità nelle periferie di Beirut e nella regione di Nabatieh. Secondo l’Agenzia nazionale libanese (Nna), almeno 12 edifici sono stati distrutti, e attacchi aerei hanno causato la morte di almeno una persona a Deir al-Zahrani.
Hezbollah, dal canto suo, ha intensificato il lancio di razzi e droni verso il nord e il centro di Israele, dichiarando di aver distrutto sei carri armati Merkava nella zona costiera di Bayada. Gli scontri continuano feroci a Khiam e in altre aree strategiche del sud del Libano.