Un nuovo raid aereo israliano contro la Striscia di Gaza ha provocato la morte di tre militanti palestinesi. Lo riferiscono fonti mediche. Subito dopo, secondo la televisione israeliana, un razzo lanciato dagli uomini di Hamas ha ucciso tre israeliani nella zona meridionale del Paese, vicino al confine con la Striscia di Gaza.
Ieri una serie di raid israeliani sulla Striscia ha provocato la morte del leader militare di Hamas, Ahmed Jabari. Oggi il sito online del quotidiano Haaretz scrive che da allora sono stati sparati oltre 100 razzi dalla Striscia di Gaza contro Israele. Circa 25 sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome System (“cupola d’acciaio”).
Israele a questo punto potrebbe estendere la sua operazione sulla Striscia di Gaza, mentre il gabinetto ha autorizzato il richiamo dei riservisti dell’Idf, le forze armate israeliane.
Intanto, nella notte, Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si è riunito d’urgenza per discutere della situazione. Nel corso di questa riunione a porte chiuse, i 15 membri del Consiglio hanno ascoltato le ragioni esposte dai rappresentanti delle delegazioni israeliane e palestinesi.
La riunione è stata convocata su richiesta dell’Egitto. Secondo il rappresentante palestinese all’Onu, Riyad Mansour, i raid hanno provocato la morte anche di altre 9 persone.
Il gruppo dei Paesi arabi vuole che il Consiglio “condanni questo attacco barbaro” e “invii un messaggio forte per chiedere la fine delle ostilità”, ha indicato l’ambasciatore del Sudan.
Il rappresentante degli Stati Uniti all’Onu, Susan Rice, ha invece fermamente sostenuto la risposta militare di Israele agli attacchi dei palestinesi di Hamas: “Niente giustifica la violenza alla quale hanno fatto ricorso Hamas e altre organizzazioni terroristiche contro il popolo israeliano”.