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Israele, attacco preventivo contro Hezbollah. Dal Libano 320 razzi: rappresaglia per l’uccisione di Fuad Shukr

FIRSTonline

Hezbollah ha lanciato l’annunciata rappresaglia su Israele in risposta all’uccisione del comandante militare del gruppo terroristico, Fuad Shukr, avvenuta a Beirut nel luglio scorso, lanciando centinaia di razzi e droni esplosivi contro Israele. L’esercito israeliano ha risposto, prima con attacchi “preventivi” poi con un’aggressione più massiccia colpendo centinaia di obiettivi.

Attacchi e contrattacchi

Un cosiddetto “attacco preventivo” con aerei e droni. I comandanti israeliani hanno spiegato di avere informazioni certe per cui la milizia sciita filoiraniana in Libano aveva pianificato un bombardamento massiccio per le cinque della mattina. 

In una dichiarazione, la milizia sciita ha detto di aver lanciato droni esplosivi contro Israele, prendendo di mira siti militari, sottolineando di avere lanciato più di 320 razzi verso il nord di Israele nelle ultime ore, insieme a diversi droni carichi di esplosivo, e di avere preso di mira 11 basi militari. L’attacco sarebbe una rappresaglia per la morte dell’alto comandante Fouad Shukr, ucciso in un raid nella periferia sud di Beirut lo scorso 30 luglio. Una fonte politica ha riferito alla tv pubblica israeliana Kan che Hezbollah aveva puntato al ministero della Difesa a Tel Aviv ed altri obiettivi strategici nel centro di Israele, ma i sistemi di difesa hanno funzionato. 

In una nota, il gruppo ha reso noto di aver preso di mira i siti militari israeliani per agevolare il passaggio di droni carichi di esplosivo “verso altri obiettivi nel profondo” Stato ebraico. Hezbollah ha poi dichiarato concluso l’attacco, annunciando di aver “completato con successo” la “prima fase” della rappresaglia.

Netanyahu: “Colpiamo chi ci colpisce”

“Questa mattina all’alba abbiamo scoperto i preparativi di Hezbollah, che era pronto ad attaccare Israele, abbiamo dato ordine all’esercito di agire subito per eliminare la minaccia. L’Idf sta operando con forza, ha distrutto decine di razzi diretti al nord. Chiedo ai cittadini di Israele di seguire le indicazioni di sicurezza”, ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella riunione del Gabinetto di sicurezza conclusa alle 8:36 ora locale, le 7:36 ora italiana. “Colpiamo chi ci colpisce”, ha aggiunto Netanyahu. 

Israele “non vuole una guerra totale” nella regione, hanno affermano i ministri del governo. “Il paese – ha scritto il ministro della Difesa Gallant – sta agendo per proteggere i suoi cittadini e il suo territorio” da quello che definisce un “asse del male” guidato dall’Iran. Israele “agirà in base agli sviluppi sul campo”, ha aggiunto il ministro.

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