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Isee 2015 e Dsu: 10 cose da sapere per ottenere i bonus

Con la riforma dell’Isee è cambiata la struttura della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) – Il ministero del Lavoro fa luce su alcuni dubbi legati alla compilazione dei nuovi moduli: ecco un decalogo su cosa scrivere in caso di genitori separati o divorziati, borse di studio a studenti universitari, mutui su immobili cointestati e altro ancora.

Isee 2015 e Dsu: 10 cose da sapere per ottenere i bonus

E’ nata per semplificare, eppure non sono pochi i dubbi sulla nuova Dichiarazione sostitutiva unica, l’autocertificazione da presentare per ottenere l’Isee. Quest’anno proprio la riforma dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ovvero il “riccometro” che dà diritto a condizioni agevolate nell’accesso a servizi di pubblica utilità) ha portato con sé un cambiamento radicale nella struttura della Dsu, che ora si compone di un Modello Mini (due moduli sufficienti per la maggior parte delle prestazioni) e di altri sei moduli, ognuno dei quali è dedicato a una categoria particolare di prestazioni (ad esempio quelle rivolte a studenti universitari, genitori non coniugati e non conviventi, persone disabili o non autosufficienti).

La Dsu è valida fino al 15 gennaio dell’anno successivo alla presentazione e deve riportare i dati della dichiarazione dei redditi presentata ai fini Irpef e i beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente.

Il procedimento si articola in due tappe: 1) il cittadino presenta la propria Dsu all’ente erogatore, al Comune, al Caf o direttamente all’Inps per via telematica; 2) sulla base delle informazioni dichiarate dal contribuente e dei dati contenuti nell’anagrafe tributaria e negli archivi Inps, lo stesso Istituto di previdenza calcola l’Isee e lo comunica al cittadino inviandolo all’indirizzo di posta elettronica indicato nella Dsu, oppure lo gira al Caf o all’ente cui è stata presentata la Dichiarazione. 

Per fare luce su alcuni dubbi pratici legati alla compilazione dei moduli, il ministero del Lavoro ha pubblicato una lunga lista di domande e risposte (allegata in Pdf). I quesiti sono stati raccolti dalla Consulta nazionale dei Caf. Ne abbiamo selezionati 10.

QUADRO A: NUCLEO FAMILIARE     

1) Il genitore separato o divorziato deve essere considerato come componente attratta o aggiuntiva per la richiesta di Isee per prestazioni a figli minorenni? 

No, non si genera la componente attratta o aggiuntiva. In presenza di genitore separato non andrà compilato il quadro D, che invece andrà riempito in caso di genitore divorziato indicando i suoi dati e il codice fiscale del figlio, oltre che barrando la prima casella del Quadro D, in quanto è presente un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria.

2) Il coniuge separato che versa gli assegni di mantenimento ai figli deve indicare nel quadro FC5 l’importo come indicato nel provvedimento dell’Autorità giudiziaria?

No. Il coniuge separato nel compilare il proprio modulo FC1, pur in presenza di una sentenza, deve dichiarare l’importo effettivamente corrisposto o zero se mai corrisposto.

3) Un cittadino extracomunitario residente in Italia, ma non in possesso di permesso di soggiorno in corso di validità, può richiedere il calcolo dell’Isee?

Sì, il cittadino extracomunitario residente in Italia, in attesa del rinnovo con codice fiscale, può presentare la DSU.

QUADRO B: CASA DI ABITAZIONE

4) Alla compilazione della Dsu, il canone di locazione da indicare è quello previsto dal contratto al momento della presentazione della Dsu stessa? E come ci si comporta se il contratto di locazione ha una durata inferiore all’anno?

In generale, occorre inserire il valore del canone annuale alla data di presentazione della Dsu. Se il contratto di locazione ha una durata inferiore all’anno viene indicato il canone totale del periodo.

MODULO MB.2 QUADRO C: PRESTAZIONI UNIVERSITARIE

5) Uno studente universitario che riceve una borsa di studio deve indicare questo reddito nella Dsu. Ma l’anno successivo, quando presenterà la domanda per la nuova borsa di studio, l’Ente erogatore escluderà tale reddito dal calcolo della situazione economica?

Si, dal calcolo dell’Isee per il diritto allo studio l’Ente erogatore dovrà escludere il reddito inserito per la borsa di studio percepita dallo studente.

MODULO FC1 QUADRO FC2: PATRIMONIO MOBILIARE

6) Le carte di credito ricaricabili non collegate a un conto corrente ma che hanno un codice Iban vanno indicate in FC2 sez. II con il codice 99?

Le cosiddette “carte conto”, ovvero carte prepagate ricaricabili che hanno le principali funzioni di un conto corrente, vanno indicante nella nel quadro FC2 sezione II codice 99 scrivendo il saldo al 31 dicembre. La stessa procedura è prevista per le carte prepagate ricaricabili senza Iban e senza funzioni di conto corrente.

QUADRO FC3: PATRIMONIO IMMOBILIARE

7) La detrazione del mutuo residuo è possibile anche se il mutuo è intestato a una persona diversa dal proprietario?

Il debito residuo di capitale preso a mutuo risultante al 31 dicembre deve essere portato in detrazione in base alla percentuale di possesso dell’immobile e non in riferimento agli intestatari del mutuo. Ad esempio, se due soggetti acquistano un immobile in comproprietà, ma solo uno dei due contrae il mutuo per l’acquisto, il relativo capitale residuo al 31 dicembre verrà portato in detrazione da entrambi i proprietari dell’immobile nel limite della loro quota di possesso.

QUADRO FC4: REDDITI E TRATTAMENTI DA DICHIARARE AI FINI ISEE

8) Quali prestazioni non devono essere inserite nel quadro FC4?

“Non costituiscono trattamenti e non devono perciò essere indicate le eventuali esenzioni e/o agevolazioni per il pagamento di tributi, le riduzioni nella compartecipazione al costo dei servizi, nonché le erogazioni di buoni servizio e/o voucher che svolgono la funzione di sostituzione di servizi. Analogamente non devono essere indicati i contributi che sono erogati a titolo di rimborso spese, poiché assimilabili, laddove rendicontati, alla fornitura diretta di bene e/o servizi. A titolo esemplificativo, non vanno indicati i contributi erogati a titolo di rimborso per spese che la persona con disabilità e/o non autosufficienza ha la necessità di sostenere per svolgere le sue attività quotidiane (ad esempio i contributi per l’assistenza indiretta, vita indipendente, gli assegni di cura, i contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche o per l’acquisto di prodotti tecnologicamente avanzati o per il trasporto personale) sempre che il contributo sia erogato a fronte di rendicontazione delle spese sostenute. Non costituisce trattamento assistenziale, previdenziale ed indennitario e non va indicato il rimborso spese per le famiglie affidatarie di persone minorenni”.

9) Come deve essere indicato nella Dsu il reddito fondiario dei terreni e dei fabbricati soggetti a Imu?

Occorre scrivere nel quadro FC4 il valore risultante dalla dichiarazione dei redditi 730/Unico al rigo “Redditi fondiari non imponibili”. Per terreni e fabbricati non soggetti a Imu, invece, il reddito fondiario confluirà nel reddito complessivo ai fini Irpef e sarà acquisito dall’Anagrafe tributaria, salvo il caso di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, per il quale dovrà essere compilato il quadro FC8.

MODULO FC3 QUADRO FC8

10) In caso d’integrazioni o rettifiche, va spedito l’intero modulo Isee originale o il singolo quadro?

Il singolo quadro FC8 se si tratta di integrazioni/rettifiche di dati prelevati in automatico dalle banche dati Inps/Agenzia delle Entrate.


Allegati: Dsu, Modello Minihttp://www.lavoro.gov.it/Priorita/Documents/DSU_modello%20integrale.pdf

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